Un ambizioso progetto espositivo che ha per protagoniste assolute le fotografe di ieri e di oggi.
FOTOGRAFE. Dagli archivi Alinari a oggi.
Promossa da Fondazione Alinari per la Fotografia e dalla Fondazione CR Firenze, in collaborazione con il Comune di Firenze, si è inaugurata il 18 giugno la mostra FOTOGRAFE. Dagli archivi Alinari a oggi, a cura di Emanuela Sesti e Walter Guadagnini.
Fondazione Alinari per la Fotografia/FAF Toscana è il nuovo organismo fondato dalla Regione Toscana il 16 luglio 2020 a Firenze, per la conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio fotografico Alinari.
La sua nascita segna un nuovo inizio nella lunga storia di questo archivio, che oggi conta oltre cinque milioni di pezzi, patrimonio fotografico di uno dei primi laboratori fotografici al mondo, fondato a Firenze nel 1852 dai fratelli Alinari.
La Fondazione inoltre ha l’obiettivo di valorizzare la storia della fotografia e il suo ruolo nella società, operando anche mediante iniziative editoriali, espositive e culturali dedicate alle diverse tecniche, agli stili, agli autori, alle scuole, alle indagini critiche, in Italia e all’estero.
In questo contesto si colloca la mostra FOTOGRAFE. Dagli archivi Alinari a oggi, che ha come protagoniste assolute le fotografe di ieri e di oggi.
Oltre alle storiche immagini selezionate dall’Archivio Alinari si possono ammirare le opere di artiste come Julia Margaret Cameron, Dorothea Lange, Margaret Bourke-White, Lucia Moholy, Maria Mulas, Ketty La Rocca, Lisetta Carmi, Diane Arbus, Bettina Rheims, per citarne solo alcune.
Queste si confrontano con le produzioni di dieci giovani autrici italiane, Eleonora Agostini, Arianna Arcara, Federica Belli, Marina Caneve, Francesca Catastini, Myriam Meloni, Giulia Parlato, Roselena Ramistella, Sofia Uslenghi, Alba Zari, rappresentanti della più giovane generazione, nata dopo il 1980, che va affermandosi in questi anni sia sul piano nazionale che su quello internazionale.
La mostra si avvale anche della collaborazione dell’associazione culturale fiorentina MUS.E e della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, e gode del contributo di Unicoop Firenze.