Le illustrazioni di Folon sono delicate e, nella semplicità dei segni e dei colori, hanno la forza di esprimere la forza del suo impegno civile tra poesia ed etica.
FOLON. L’etica della poesia. Tra impegno civile, denuncia e speranza dell’uomo.
Il 6 maggio si è aperta presso le Salette della Torre Borgia, lungo il percorso della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani, la mostra Folon. L’etica della poesia. Tra impegno civile, denuncia e speranza dell’uomo.
Jean-Michel Folon (Uccle Belgio 1934 – Monaco 2005), pittore, scultore e illustratore, è stato un artista di grande sensibilità e raffinatezza.
L’attività di illustratore, pittore e scultore di Jean-Michel Folon è nota e amata in tutto il mondo: il suo personaggio con cappello e cappotto blu, i suoi paesaggi a metà tra sogno e fantasia, sono gli ingredienti di una poetica profonda e raffinata, intensa e visionaria.
Eppure, non tutti sanno che Folon ha dedicato gran parte della sua opera a tematiche legate all’impegno civile, alle ingiustizie e ai soprusi che abitano il nostro mondo, argomento cardine scelto dai Musei Vaticani e dalla Fondazione Folon per questa mostra straordinaria.
Viene proposta una selezione di ottanta disegni e acquerelli, molti inediti, che dalle opere giovanili di protesta arrivano ai grandi fogli degli anni Ottanta e Novanta, e alle sculture enigmatiche della sua ultima stagione, così feconda, dell’inizio degli anni Duemila.
L’evento è realizzato in collaborazione tra i Musei Vaticani e la Fondazione Folon in occasione della donazione di due opere dell’artista belga che entreranno a far parte delle Collezioni Vaticane.
Sono À propos de la Création, magnifica serie di otto grafiche dedicate al Libro della Genesi e Angelo custode (2005), scultura in bronzo tra le sue ultime creazioni.
La mostra si articola in 5 sezioni espositive con un allestimento che mette a stretto dialogo le cromie degli ambienti con le tematiche:
- color petrolio come lo smog per L’uomo e la metropoli,
- verde acceso per L’uomo e la natura,
- rosso scarlatto per L’uomo e la guerra,
- celeste come gli orizzonti dell’utopia per La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,
- grigio perla per Le stanze della speranza.
Una posizione centrale è dedicata nell’esposizione dei 19 acquerelli che illustrano la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, realizzati nel 1988: opere originali tra le più note di Folon, qui presentate nella loro totalità e accompagnate dai testi, nelle varie lingue, degli articoli della Carta.