FOCUS CULTURA

"Occorrono uomini creativi" (Gianni Rodari)

Angelo Tabaro

Angelo Tabaro

Un progetto di collaborazione artistica Italia- Ucraina

Italia-Ucraina. Progetto di collaborazione tra cinque artisti ucraini, le cui opere sono state commissionate dal MAXXI

Un progetto di collaborazione artistica Italia- Ucraina

 

Italia-Ucraina MAXXI
Olena Turyanska – Solution, 2021 (installation view) Credit Roman Shyshak

 

Il MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, con la collaborazione della Fondazione Imago Mundi, del Comune di Fontecchio e il sostegno del Ministero della Cultura, ha organizzato un programma di residenza a Fontecchio (Italia-Ucraina) che ha ospitato cinque artisti ucraini Yehor Antsyhin, Lucy Ivanova, Petro Ryaska, Andriy Sahaydakovskyy e Olena Turyanska.

Questi artisti erano stati individuati tra una rosa di nomi proposti da Solomia Savchuk Head of Contemporary Art al Mystetskyi Arsenal di Kiev e curatrice della raccolta Ucraina di Imago Mundi Collection e Maria Lanko, co-curatrice del Padiglione dell’Ucraina all’ultima Biennale d’Arte di Venezia.

Da settembre 2022 i cinque artisti  hanno vissuto e lavorato a Fontecchio, affascinante paese medievale arroccato su un’altura e immerso nel verde nell’Appennino abruzzese. Realtà che ha scelto arte e cultura come motore di sviluppo per ripartire dopo il terremoto.

Nel corso della residenza, gli artisti hanno lavorato e si sono relazionati con il luogo, la comunità e la realtà culturale che li ha accolti con l’impegno di realizzare le loro opere e progetti avendo presenti alcuni temi di forte attualità quali:

  • La relazione tra le distruzioni della guerra e quelle del terremoto.
  • Il coraggio di rialzarsi e ricostruire.
  • La speranza che tutto questo non succeda mai più.
  • L’evocazione del dialogo tra i popoli per un futuro di pace.
  • Il diritto alla libertà.

Le opere e i progetti, risultanti a conclusione del loro percorso nel programma Italia-Ucraina, sono stati commissionati dal MAXXI.

Saranno presentati  in una mostra a Fontecchio a marzo 2023 sono dunque frutto della loro esperienza e del dialogo quotidiano con il territorio.

Nelle opere in mostra è fortemente presente la relazione tra Ucraina ed Italia, in un momento tanto drammatico di conflitto armato, come è evidente nel lavoro Holding the rock (Sorreggere la roccia) di Yehor Antsyhin, 34 anni di Kiev.

L’artista propone nella sua opera una grande somiglianza tra italiani ed ucraini nel sostegno reciproco delle persone e nel duro lavoro per il ripristino di ciò che è stato distrutto. Questo indipendentemente dal modo in cui è stato fatto.

Non è mancata neppure la capacità degli artisti ucraini di leggere il territorio che li ha ospitati. L’opera Cosa farò con questa pietra di Olena Turyanska, di Leopoli (fotografie, testi, audio, un’installazione di sale e un’altra che evoca una finestra verso il paesaggio abruzzese) parte infatti da una riflessione sulla prospettiva di Leon Battista Alberti per indagare la realtà storica e sociale del territorio di Fontecchio.

Nell’opera  With the right of exhibition along the roads of sheep paths (Con il diritto di esposizione lungo le strade dei tratturi) Petro Ryaska, propone percorsi di ricerca e di dialogo con il territorio di Fontecchio, con la sua storia, la sua comunità, la sua eredità culturale. Tutto ciò in una narrazione socio-antropologica del borgo attraverso foto, video, testi, poesie, disegni, documentazione di azioni svolte nello spazio pubblico, “performance-dipinti”,

Lucy Ivanova, che vive a Kiev,  ha concepito un’opera site specific The Third Son (Il terzo figlio), pala d’altare contemporanea, che nello stile rimanda agli affreschi della chiesa.

Infine,  Andriy Sahaydakovskyy artista di Leopoli che, in primo piano sul tappeto che usa come tela, traccia una grande scritta in nero in lingua ucraina fatta con stencil: è la parola “Dialogo”. Termine che evoca la relazione silenziosa e difficile con l’assurda realtà della guerra oggi.

La presentazione di queste opere realizzate in residenza nel progetto Italia-Ucraina non è però una vera e propria mostra. È piuttosto una condivisione del lavoro realizzato, delle riflessioni maturate, delle osservazioni condotte, dell’indagine sul passato e della previsione sul futuro come costruzione e ri-costruzione.

La mostra del progetto Italia-Ucraina vuol essere anche un messaggio sulla potenza unificante dell’arte che non conosce confini.

Focus cultura è la nuova sezione di Pikasus ArteNews che invita alla riflessione sul valore dell’arte, in tutte le forme espressive del pensiero e della creatività umana. Focus indaga il ruolo e il contributo fondamentale dell’arte per uno sviluppo equilibrato, sostenibile e “umano” della società. Le materie saranno le più varie, dalla presentazione di riviste specializzate anche di nicchia, alla recensione di libri, ad ogni altra iniziativa che nasca da donne e uomini creativi ispirati e capaci di formulare ipotesi coraggiose per il bene comune

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