I vincitori: Marcela Cernadas, Michele Burato e l’Azienda Carlo Donà di Roberto Donà

PREMIO GLASS IN VENICE 2022

Giunto alla sua decima edizione il Premio Glass in Venice si è concluso con la consegna dei riconoscimenti ai vincitori in una cerimonia tenutasi a settembre 2022, durante la settimana veneziana di The Italian Glass Weeks 2022, negli eleganti spazi di Palazzo Franchetti, prestigioso edificio quattrocentesco affacciato sul Canalgrande di fronte alle Gallerie dell’Accademia.

Il Premio Glass in Venice è promosso dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia per valorizzare l’arte vetraria a livello internazionale e intende mantenere viva e far meglio conoscere la tradizione storica del vetro nella città lagunare.

Il vetro di Murano è da sempre, infatti, uno dei vanti e delle ricchezze per la città di Venezia.

Le origini di questa antica arte si perdono nelle memorie dei suoi antenati e la lavorazione del vetro di Murano è da anni ormai oggetto di studi e di ricerca, arte magica e preziosa che ormai è diventata un simbolo rappresentativo della capitale veneta per eccellenza.

Moltissime sono le opere che vengono realizzate da maestri del vetro come bottiglie particolari, vasi decorativi o anche bicchieri e centritavola per impreziosire la tavola, ma anche idee regalo uniche per simboleggiare l’unicità del momento e anche opere d’arte contemporanea realizzate a Murano da grandi artisti.

Innegabilmente il vetro di Murano è l’arte perfetta per ogni momento, per ogni occasione e può esprimersi in qualunque veste, rimarrà sempre un’arte senza tempo.

Nell’occasione della cerimonia del Premio Glass in Venice 2022, si è tenuta anche la cerimonia di assegnazione e consegna del Premio Fondazione di Venezia per Il Vetro Artistico e della terza edizione dell’Autonoma Residency Prize destinato ad artisti e designer under 35.

Autonoma Residency Prize è promosso da LagunaB, azienda fondata nel 1994 che opera a Murano nel campo del design e della creatività con il vetro, in collaborazione con la più prestigiosa scuola americana del vetro, tra le più importanti a livello internazionale, Pilchuck Glass School.

Al vincitore di questo premio è offerta una residenza (Emerging Artist Residency) nel campus della scuola che si trova a circa 50 miglia da Seattle nello stato di Washington.

Questi i tre riconoscimenti del Premio Glass in Venice nel 2022.

• All’artista concettuale Marcela Cernadas, con la seguente motivazione:

“Marcela Cernadas, argentina, residente per scelta in Europa, esprime la propria poetica artistica attraverso diversi media: la fotografia, il video, l’installazione, la performance e il vetro che l’artista elabora con il supporto tecnico dei maestri vetrai nelle fornaci di Murano.

Cogliendo le peculiarità della materia con grande sensibilità, da alcuni anni, fa del vetro il protagonista di alcune sue installazioni site-specific, emozionalmente coinvolgenti, inserendole all’interno di contesti storico-artistici, religiosi e naturali”.

• Al maestro vetraio Michele Burato con la seguente motivazione:

“Michele Burato, veneziano, ha cominciato ad interessarsi al vetro e ad amarlo negli anni Ottanta del Novecento, come collezionista ed antiquario.

Verso la fine di quel decennio ha cominciato a creare sue composizioni in vetrofusione, creando gioielli e, in seguito, lastre, utilizzando elementi di vetro muranese e poi di vetro americano, valorizzandone i colori accesi differenti da quelli lagunari.

Da vent’anni circa realizza, in collaborazione con i migliori maestri di Murano, soffiati dalle forme essenziali le cui pareti sono ravvivate da “pennellate” vitree astratte di straordinario impatto”.

• all’Azienda Carlo Donà di Roberto Donà con la seguente motivazione:

“L’Azienda Carlo Donà di Murano gestita da Roberto Donà, del cui nonno conserva la denominazione, si è sempre distinta per l’alta qualità degli strumenti metallici utilizzati nell’isola per la lavorazione del vetro.

La tradizionale specializzazione dei Donà in questa particolarissima produzione risale al XIX secolo.

Non vi è probabilmente strumento, adatto alla lavorazione artistica in fornace ed a lume, che sia assente nella gamma di prodotti realizzati da Roberto Donà, il quale è apprezzato dai vetrai di Murano e di tutto il mondo per l’accurata esecuzione artigianale di tutto ciò che è indispensabile alla manualità dei maestri”.