Il Notiziario Bibliografico della Regione Veneto: un patrimonio da riscoprire

Notiziario Bibliografico Regione Veneto

 

Notiziario Bibliografico Regione Veneto: un patrimonio editoriale prezioso, oggi sospeso, da recuperare per cultura e ricerca.

 

Nel 1988 veniva pubblicato il primo numero del Notiziario Bibliografico, periodico quadrimestrale della Giunta Regionale del Veneto.

Era uno trumento di informazione e ricerca per quanti sono interessati alla società e alla cultura venete nelle loro molteplici espressioni: storia, arte, letteratura, scienze sociali, tradizioni popolari ecc.

La rivista raccoglieva e pubblicizzava quanto edito nel Veneto e sul Veneto contribuendo ad offrire un quadro preciso della situazione culturale della regione.

Particolare rilevanza veniva data alla pubblicistica e all’associazionismo culturale.

Una parte consistente della rivista era occupata dalle schede di informazione bibliografica e da recensioni raggruppate per argomento.

Una sezione era poi dedicata allo spoglio sistematico delle riviste di cultura edite nel Veneto: raggruppate per materia e con pubblicati integralmente gli indici per ciascuna.

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Un approfondimento audio che arricchisce il tema con riflessioni e dettagli extra

Il testo di questo approfondimento audio è stato redatto dalla redazione di Pikasus ArteNews. Le voci sono state generate mediante tecnologia di sintesi vocale e successivamente rifinite in post-produzione; (nonostante la revisione, l’output potrebbe contenere occasionali imprecisioni). Sottofondo musicale: Music by Piotr Witowski from Pixabay

©Pikasus ArteNews

 

Il Notiziario pubblicava, inoltre, una serie di rubriche non fisse, con articoli di approfondimento di vario genere. C’erano: la presentazione di biblioteche e archivi e dei loro fondi; la presentazione di associazioni e istituzioni culturali e delle loro attività; le bibliografie ragionate su specifiche aree geografiche; i profili di personaggi storici veneti.

Il Notiziario Bibliografico era stampato in circa 15.000 copie distribuite gratuitamente sul territorio nazionale ed estero:

  • nel Veneto, a tutte le Biblioteche, alle Università, alle Scuole, agli Enti Locali, alle Associazioni Culturali;
  • in Italia, alle maggiori Istituzioni Culturali e ai Ministeri;
  • all’estero, alle Associazioni degli emigranti, agli Istituti Italiani di Cultura e ad Università e Biblioteche.

Nel primo decennio del nuovo millennio ogni numero della rivista è stato digitalizzato ed è oggi regolarmente consultabile nel sito dell’editore Poligrafo, partner nella pubblicazione della rivista: https://www.poligrafo.it/sites/default/files/notiziario_bibliografico/NB29.pdf

Fino al 2014 sono stati pubblicati 70 numeri con le caratteristiche sopra indicate.
Purtroppo, dal 2015 il Notiziario Bibliografico non è più stato pubblicato con regolarità ma, soprattutto, con le caratteristiche per le quali era stato fondato nel 1988.

Sono stati pubblicati, infatti, numeri monografici  in occasioni di eventi o ricorrenze speciali senza più alcun supporto bibliografico: nel 2015 il n.71 su Aldo Manuzio, nel 2018 il n.72 su Il Veneto nell’Anno Europeo del patrimonio culturale e il n. 73 su Il Veneto e la Grande Guerra.

Certamente pubblicazioni meritevoli e di pregio, ma non si può più definire il Notiziario Bibliografico.

Comunque dal 2018 più nulla.

Il Notiziario Bibliografico è stato un progetto editoriale apprezzato ben oltre i confini regionali.

Una pubblicazione senza dubbi utile a studiosi, ricercatori e a docenti per approfondire la preparazione delle proprie lezioni e agli stessi studenti.

La sospensione della sua pubblicazione non è purtroppo il solo caso di cessazione di progetti editoriali della Regione del Veneto, ma di questi si parlerà in seguito.

Ci permettiamo di avanzare una sollecitazione al responsabile della cultura della futura amministrazione regionale: riprendiamo le pubblicazioni del Notiziario Bibliografico e di quelle altre collane editoriali che al salone del libro di Torino avevano procurato grande attenzione e riconoscimenti al Veneto.

TESTO DEL PODCAST



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TESTO DEL PODCAST:  notiziario bibliografico della Regione Veneto

Quanto è importante mappare il pensiero, la creatività di un territorio, per non perderne la memoria?
E cosa succede quando uno strumento fondamentale per questa mappatura, beh, smette di parlare?

Benvenuti a questo nuovo podcast di Pikasus ArteNews.

Oggi discutiamo insieme un interessante articolo scritto da Angelo Tabaro per il nostro sito.

L’articolo ci porta a riscoprire un progetto editoriale, direi, molto significativo per la cultura veneta: il notiziario bibliografico della Regione Veneto, nato nel 1988 – giusto – promosso dalla Giunta regionale.

Esattamente, un periodico quadrimestrale, pensato fin da subito – ecco – come uno strumento di informazione e anche di ricerca sulla società, sulla cultura veneta.

In tutte le sue sfaccettature, immagino.

Sì, storia, arte, letteratura, ma anche scienze sociali, tradizioni popolari; l’ambizione era proprio quella di fornire una sorta di bussola culturale.

Una bussola, mi piace l’immagine, che orientasse tra le pubblicazioni nel Veneto e sul Veneto.

L’idea era di tracciare un quadro culturale aggiornato e dare spazio anche a quella che, beh, viene chiamata pubblicistica locale, all’associazionismo.

Spesso sono realtà difficili da reperire altrove, no?

Eh sì, era quasi una mappatura in tempo reale della produzione culturale.

E come era strutturato per fare questo?

Beh, la struttura interna era molto, molto studiata.

Il cuore della rivista erano le schede bibliografiche dettagliate e poi recensioni critiche, organizzate per argomento.

Un lavoro certosino, davvero.

Immagino.

Ma c’era di più.

Una sezione, secondo me preziosissima, era dedicata allo spoglio sistematico delle riviste culturali venete.

Ah, interessante. Cioè?

Cioè, di queste riviste si pubblicavano integralmente gli indici raggruppati per materia.

Un servizio impagabile per chi fa ricerca.

Assolutamente.

E poi c’erano rubriche non fisse, che arricchivano il tutto: approfondimenti su biblioteche, archivi, istituzioni culturali, bibliografie specifiche, profili di personalità storiche venete.

Insomma, uno strumento davvero completo.

Completo e, mi sembra di capire dall’articolo, con una diffusione notevole per un prodotto così specifico.

Si parla di 15.000 copie.

È un numero importante.

Impressionante, sì.

E distribuite gratuitamente, in modo capillare.

Ecco.

Sì, la distribuzione era un punto di forza.

Nel Veneto arrivava praticamente ovunque: biblioteche pubbliche, universitarie, scuole, enti locali, associazioni culturali.

Ma non si fermava lì.

Appunto, superava i confini regionali.

Esatto.

In Italia arrivava alle principali istituzioni culturali, ai ministeri.

E all’estero veniva inviato alle Associazioni degli emigranti veneti, agli istituti italiani di cultura, a università importanti, biblioteche prestigiose.

Funzionava quasi come un ambasciatore culturale del Veneto nel mondo, allora.

Si può dire di sì.

E ha saputo anche, diciamo, evolversi.

All’inizio del nuovo millennio è iniziata la digitalizzazione.

Ah, bene. Quindi accessibile anche online.

Sì.

Oggi tutti i fascicoli fino al numero 70, quello del 2014, sono consultabili online sul sito dell’editore Poligrafo, che ha affiancato la regione in questa fase.

Quel periodo, fino al 2014, è stato di grande stabilità, di continuità.

La rivista era fedele all’impostazione originale.

Poi però mi pare di capire qualcosa è cambiato. Dal 2015, cos’è successo esattamente?

È successo che il notiziario ha perso la sua regolarità quadrimestrale.

E forse, cosa ancora più importante, ha un po’ smarrito quelle che erano le sue caratteristiche fondanti.

Cioè la rassegna bibliografica sistematica.

Proprio quella.

Quella onnicomprensiva.

Sono usciti soltanto alcuni numeri speciali, monografici.

Comunque pregevoli.

Sì, certamente pregevoli.

Penso a quello su Aldo Manuzio nel 2015, o ai due usciti nel 2018 sull’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e sulla Grande Guerra, pubblicazioni valide, non c’è dubbio.

Ma diverse.

Ma diverse, ecco.

Rappresentavano un progetto differente.

Non erano più il notiziario bibliografico nel senso originario.

E di fatto, dal 2018, le pubblicazioni si sono interrotte del tutto.

E questa interruzione, beh, è una perdita notevole.

Il notiziario era un punto di riferimento, lo dicono in tanti.

Apprezzato ben oltre i confini veneti: studiosi, ricercatori, docenti, studenti.

Eh già.

Era più di un semplice elenco.

Era un modo per vedere, come dire, connessi i fili della produzione culturale regionale.

Un servizio che forse oggi, con l’informazione così frammentata, sarebbe ancora più prezioso.

Potrebbe essere, e la sua sospensione, come suggerisce Tabaro, forse si inserisce in un discorso più ampio sullo stato dell’editoria regionale e istituzionale.

Certo.

E proprio partendo da questa constatazione, l’articolo si chiude con un auspicio.

Molto chiaro, molto condivisibile.

Che sarebbe?

Che la futura amministrazione regionale, e in particolare chi avrà la responsabilità della cultura, consideri seriamente la possibilità di riprenderne le pubblicazioni.

Del notiziario bibliografico, intendo.

Capisco.

Un invito a non disperdere quel patrimonio.

Esatto.

Un auspicio che l’autore estende anche ad altre collane editoriali di pregio promosse dalla Regione, che in passato avevano anche ottenuto riconoscimenti importanti.

Mi pare si citi il Salone del Libro di Torino.

Quindi, per riassumere, il notiziario bibliografico è stato per quasi 30 anni uno strumento vitale.

Vitale per documentare la cultura veneta, per costruirne e conservarne la memoria intellettuale.

E la sua interruzione ha creato un vuoto.

Un vuoto informativo e culturale che si sente.

Grazie ancora ad Angelo Tabaro per aver scritto questo articolo illuminante.

Se volete leggerlo per intero, lo trovate su www.pikasus.com.

E ricorda, quando le voci sfumano, le idee iniziano il viaggio.

Alla prossima!

Questa trascrizione deriva dal testo originale del podcast realizzato da Pikasus ArteNews.

© Pikasus ArteNews. Ogni riproduzione, anche parziale, è vietata senza autorizzazione scritta.

Testo originale del podcast – ©Pikasus ArteNews

 

Picture of Angelo Tabaro

Angelo Tabaro

Focus cultura è la nuova sezione di Pikasus ArteNews che invita alla riflessione sul valore dell’arte, in tutte le forme espressive del pensiero e della creatività umana. Focus indaga il ruolo e il contributo fondamentale dell’arte per uno sviluppo equilibrato, sostenibile e “umano” della società. Le materie saranno le più varie, dalla presentazione di riviste specializzate anche di nicchia, alla recensione di libri, ad ogni altra iniziativa che nasca da donne e uomini creativi ispirati e capaci di formulare ipotesi coraggiose per il bene comune

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