FOCUS CULTURA

"Occorrono uomini creativi" (Gianni Rodari)

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Angelo Tabaro

L’involuzione del pensiero libero. Arte e giornalismo all’epoca del non-detto

Una lettura molto interessante e stimolante per chi guarda all’arte come uno degli elementi costitutivi per un equilibrato sviluppo della società del futuro

L’involuzione del pensiero libero. Arte e giornalismo all’epoca del non-detto

 

L'involuzione del pensiero libero / Arte e giornalismo all'epoca del non-detto
L’involuzione del pensiero libero / Arte e giornalismo all’epoca del non-detto

 

È stato pubblicato nel marzo 2021 dall’editore Postmedia Books un libro di Matteo Bergamini dal titolo molto stimolante: L’ involuzione del pensiero libero. Arte e giornalismo all’epoca del non-detto, una serie di riflessioni su cause ed effetti dell’anestesia del pensiero nell’epoca web.

Si tratta di un innovativo contributo al dibattito sul rapporto tra processo creativo e dipendenza dei media, aumentato in maniera esponenziale in tempo di Pandemia.

È interessante peraltro sapere che l’autore (sembra quasi un paradosso) è uno che con il mondo Web ha una familiarità particolare.

Matteo Bergamini – giornalista, critico e curatore indipendente – è infatti, direttore di EXIBART.COM, prima rivista d’arte online italiana, un format innovativo che ha aperto la strada a molte altre testate.

Quindi, un “addetto ai lavori” ma è anche un viaggiatore patologico di mondi e culture extraeuropee, ben consapevole degli ingranaggi comunicazionali imbrigliati nelle trappole della rete.

Un piccolo libro, il suo, ma di non veloce lettura perché ricco di citazioni che impongono continue pause di riflessione per entrare nel pensiero critico dell’autore, impegnato contro il dominante “pressapochismo globale”, che ci ha sommersi con un diluvio di dibattiti televisivi dominati da tuttologi pronti a discutere su tutto come di nulla.

È un libro che vorrebbe guidarci verso   un pensiero civile che si elevi sopra la mediocrità della comunicazione asservita alla superficialità di un “panta rei/tutto scorre” mediatico.

L’autore si sofferma in particolare su due argomenti a lui congeniali, come arte e giornalismo.

Secondo Bergamini l’arte contemporanea sembra aver messo da parte i temi universali dell’esistenza e della spiritualità, ma anche quelli di una oggettiva critica sociale, e della ricerca di verità.

Pare che anche l’arte, nel tempo della Pandemia, si sia adattata all’esperienza del giornalismo tradizionale, ponendosi come propaganda visiva del pensiero politico.

L’arte di oggi pare aver rinunciato alla sua capacità di creazione poetica, di sguardo dell’altrove, di ciò che normalmente sfugge all’osservazione superficiale per cercare nel profondo le ragioni delle cose, le motivazioni di una ricerca continua mai veramente finita.

Può l’arte delegare alla rete, all’infinita massa di stimolazioni del Web, la sua funzione “rivoluzionaria”’

Il libro sembra voler indirizzare la nostra attenzione sulla inderogabile necessità, in questo immediato “post covid”, di ricostruire pensiero, poesia e, allo stesso tempo, un’attitudine libera alla vita e al mondo nell’epoca della paura.

Come difendere il pensiero libero dal cosiddetto “pensiero giusto” che viene offerto dalle bocche dei media sempre più agguerriti?

Certamente una lettura molto interessante e stimolante per chi guarda all’arte come uno degli elementi costitutivi per un equilibrato sviluppo della società del futuro.

 

Focus cultura è la nuova sezione di Pikasus ArteNews che invita alla riflessione sul valore dell’arte, in tutte le forme espressive del pensiero e della creatività umana. Focus indaga il ruolo e il contributo fondamentale dell’arte per uno sviluppo equilibrato, sostenibile e “umano” della società. Le materie saranno le più varie, dalla presentazione di riviste specializzate anche di nicchia, alla recensione di libri, ad ogni altra iniziativa che nasca da donne e uomini creativi ispirati e capaci di formulare ipotesi coraggiose per il bene comune

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