FOCUS CULTURA

"Occorrono uomini creativi" (Gianni Rodari)

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Angelo Tabaro

LA FONDAZIONE GIORGIO CINI COMPIE SETTANT’ANNI

Per entrare invece nei contenuti della fondazione e scoprire la dimensione e il valore delle sue attività il sito è https://www.cini.it

LA FONDAZIONE GIORGIO CINI COMPIE SETTANT’ANNI

 

 

Il 20 aprile 1951, 70 anni fa, Vittorio Cini istituì, anche a nome della propria famiglia, la Fondazione Giorgio Cini in ricordo del figlio scomparso in un incidente di volo presso Cannes il 31 agosto 1949, appena trentenne.

Scopo della Fondazione, la sua creatura più amata, sulla quale investì moltissimo affettivamente e patrimonialmente per i restanti 25 anni della sua vita, era di restaurare l’Isola di San Giorgio Maggiore, reinserirla nella vita di Venezia, insediarvi istituzioni educative, sociali, culturali e artistiche

La Fondazione ha ottenuto il riconoscimento della Personalità Giuridica con D.P.R. n. 577 del 12 luglio 1951 e la concessione demaniale dell’Isola, regolarmente rinnovata.

Nell’arco di tre anni fu completata una colossale opera di restauro (probabilmente la più importante condotta da un privato nel XX secolo) della parte monumentale, l’accrescimento della superficie dell’Isola con l’inserimento del Teatro Verde e la costruzione di nuovi fabbricati al posto delle fatiscenti strutture lasciate da 150 anni di progressivo degrado, dopo una millenaria gloriosa storia dell’Isola.

Possiamo dire che gli scopi iniziali siano stati raggiunti e nel corso dei decenni le attività della parte culturale, con il connesso patrimonio di collezioni e dotazioni, continuamente incrementate, ampliando gli ambiti disciplinari, soprattutto dopo le trasformazioni e il trasferimento dall’Isola del Centro Marinaro e del Centro Arti e Mestieri.

Come Archivio Vittorio Cini riteniamo quindi doveroso celebrare questo anniversario ripercorrendo per ora rapidamente e molto in sintesi i primi 30 anni di vita della Fondazione con inserzioni sui giornali quotidiani pubblicati a Venezia, lungo una linea del tempo degli eventi e personaggi e un riepilogo delle altre realtà (collezioni e archivi, pubblicazioni, corsi e seminari, mostre d’arte ecc.), senza dimenticare due tasselli fondamentali, fisicamente fuori dall’Isola di San Giorgio, ma assolutamente integrati nella vicenda esistenziale di Vittorio Cini: il Castello di Monselice e la casa di famiglia veneziana di Palazzo Cini a San Vio.

Vi inviamo oggi le prime tre “puntate”, quelle cronologiche, ben consapevoli dei limiti che necessariamente hanno, semplici tessere “promemoria” di un mosaico adagiato su una realtà ricchissima e affascinante. Le altre seguiranno nei prossimi giorni.

Vi informeremo delle successive iniziative nel corso di questa annata che ci auguriamo memorabile, anche per il superamento della drammatica pandemia.

Tanti cari auguri per la Festa di San Giorgio, che si celebra il 23 aprile, celebrata in Basilica con i Padri Benedettini, e per quella di San Marco, patrono di Venezia e quella della Liberazione, domenica 25 aprile.

Con queste parole ricorda l’evento Giovanni Aliata di Montereale, nipote dii Vittorio Cini, conservatore della Fondazione archivio Vittorio Cini, depositaria dell’archivio privato di Vittorio e dei familiari (http://www.vittoriocini.it)

Per entrare invece nei contenuti della fondazione e scoprire la dimensione e il valore delle sue attività il sito è https://www.cini.it.

Queste attività si attuano attraverso gli Istituti e centri di cui la Fondazione si è dotata nel tempo.

Ispirati agli Institutes for Advanced Studies di tradizione anglosassone, gli Istituti originariamente erano quattro:

Istituto di Storia dell’Arte (dal 1954),

Istituto di Storia della Società e dello Stato veneziano (dal 1955),

Istituto di Lettere, Musica e Teatro (dal 1957)

Istituto Venezia e l’Oriente (dal 1958).

Costituiti per analizzare tutti gli aspetti della storia della civiltà veneziana, hanno fornito opportunità e mezzi a specialisti e studiosi, promuovendo iniziative e ricerche scientifiche organiche, talvolta in collaborazione con le più importanti istituzioni culturali internazionali. Seguirono poi, costituiti in forma autonoma dall’originario istituto di lettere:

 l’Istituto italiano Antonio Vivaldi (1978)

l’Istituto per la Musica (1985)

vennero in seguito:

l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (1999)

l’Istituto Venezia e l’Europa (2002) precedenza sezione dell’Istituto Venezia e l’Oriente

il Centro di ricerca sulle fonti documentali della vita musicale europea (2003)

il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo (2007). rinominato

Istituto per il Teatro e il Melodramma nel 2017

Nell’ambito della propria attività di ricerca – oltre alla redazione di regolari pubblicazioni periodiche – ciascun Istituto e Centro organizza e promuove mostre, convegni di studio e seminari con partecipazione di studiosi a livello internazionale.

Focus cultura è la nuova sezione di Pikasus ArteNews che invita alla riflessione sul valore dell’arte, in tutte le forme espressive del pensiero e della creatività umana. Focus indaga il ruolo e il contributo fondamentale dell’arte per uno sviluppo equilibrato, sostenibile e “umano” della società. Le materie saranno le più varie, dalla presentazione di riviste specializzate anche di nicchia, alla recensione di libri, ad ogni altra iniziativa che nasca da donne e uomini creativi ispirati e capaci di formulare ipotesi coraggiose per il bene comune

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