In mostra a Roma Filippo de Pisis, il metafisico della natura, l’artista del segno, del colore e della luce, uno dei protagonisti dell’arte italiana del Novecento.
FILIPPO DE PISIS
ll Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps accoglie Filippo de Pisis in una mostra che completa in maniera suggestiva il percorso realizzato al Museo del Novecento di Milano, dove è stata presentata a cavallo tra 2019 e 2020 la più ampia retrospettiva milanese degli ultimi 50 anni dedicata a de Pisis.
Un’esposizione che illustra, attraverso un’accurata selezione di opere, la vicenda creativa di de Pisis; statue di dei a cui si accostano disegni su carta e acquerelli ; oli in cui il frammento scultoreo è inserito in paesaggi reali o metafisici che riecheggiano la passione per l’archeologia.
E’ la rilevanza di questa passione che giustifica la presenza dell’artista in un museo archeologico.
Poeta e pittore dal talento versatile, Filippo de Pisis (Ferrara 1896 – Milano 1956) è una figura senza confronti nelle vicende artistiche del Novecento italiano.,
Fu amico di Carlo Carrà e Giorgio de Chirico che aiutò nel periodo della prima guerra mondiale quando questi erano soldati di stanza a Ferrara.
Fu questa amicizia che portò il nobile Filippo Tibertelli (vero nome di De Pisis) a intraprendere l’attività del pittore, dopo le esperienze in campo poetico, critico e naturalistico che avevano impegnato la sua giovinezza.
La rassegna romana presenta ventisei dipinti assieme ad una nutrita selezione di carte e acquerelli.
La mostra inizia con la serie di tele, a tempera e a olio, che si susseguono in un ambiente raccolto e delimitato che consente di entrare appieno nella maniera di De Pisis.
Ai dipinti seguono i disegni e gli acquarelli nei quali pochi tratti essenziali e delicati danno vita al su mondo, alla sua visione della natura e al mistero delle cose.