fili d’ombra— fili di luce

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- DATA INIZIO: 23/06/2022

- DATA FINE: 31/12/2022

- LUOGO: PROCIDA - Palazzo D’avalos/Ex carcere borbonico

- INDIRIZZO: Via Terra Murata, 33, 80079 Procida NA

- TEL: + 39 333 3510701

Una mostra allestita nell’ex carcere borbonico e dedicata alla storia del lino prodotto dai residenti nella colonia penale.

fili d’ombra— fili di luce

 

 

Palazzo d’Avalos, costruito nel ‘500 dalla famiglia D’Avalos, governatori dell’isola fino al Settecento, nel1830 fu trasformato in carcere e fu chiuso definitivamente solo nel 1988.

Il valore storico e architettonico dell’ex carcere lo ha reso centrale per le mostre del programma delle attività di Procida Capitale italiana della Cultura 2022.

In 5 celle il 27 maggio è stata inaugurata la mostra SprigionArti, esposizione di arte contemporanea che vuol stimolare la nascita di un nuovo nucleo museale come un’entità viva e funzionale allo sviluppo culturale e democratico della comunità.

Il 23 giugno si è inaugurata la mostra Fili d’ombra- Fili di luce, dedicata alla storia del lino prodotto nella colonia penale.

Nel carcere, luogo d’ombre di dolore, risuonava, infatti, il rumore dei telai che producevano i tessuti di lino; le mani dei carcerati tessevano trama e ordito di meravigliose tele, vendute in tutta Italia.

Le mani delle donne di Procida trasformavano poi quei tessuti in capi di corredo sapientemente ricamati e oggetti per la quotidianità, illuminando con il loro candore la vita domestica.

Una mostra curata da Tommaso Delvecchio in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli e con la Sartoria della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli.

Per l’organizzazione è stato fondamentale l’apporto dell’Associazione “Chiaiolella-Borgo Marinaro” e l’associazione “MInerva”.

La mostra è articolata in quattro parti, dedicate a quattro strumenti, che condurranno il visitatore in un viaggio emozionale che restituirà a questo luogo importanza storica, la sua immagine e il suo segno, identità di un’intera isola.

Il primo strumento è quello inossidabile della storia, della certezza provata e testimoniata, dell’oggettiva verità;

il secondo è dato dalla memoria umana legata al ricordo soggettivo, all’aneddoto, al sentito dire;

il terzo è la speranza che, nel contemporaneo, vuole immaginare questa Capitale della Cultura non ancorata al singolo anno ma proiettata nel futuro;

l’ultimo è quello della tradizione che, accordandosi agli altri strumenti, diverrà narrazione di comunità che si appropria del passato per traghettarlo nell’attualità, donandogli materia di domani.

ORARI DI APERTURA

  • Tutti i giorni 10,00 — 13,00 / 16,00 — 19,00
  • dal 1° luglio 17.00 — 20.00
  • Turni di visita: Mostre + Palazzo d’Avalos
  • (1 ora / max 35 persone)
  • Tutti i giorni 11.00, 12.00, 17.00 e18.00
  • dal 1° luglio 18.00 e 19.00

INFO

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