Una mostra che aiuta a conoscere la straordinaria capacità grafica di Federico Fellini oltre il rapporto del disegno con la sua produzione cinematografica.
FELLINI FORBIDDEN
Palazzo Fulgor a Rimini è una delle sedi del FELLINI MUSEUM dedicato dalla città a Federico Fellini, assieme a Castel Sismondo e Piazza Malatesta.
A palazzo Fulgor dal 9 luglio 2022 è aperta la mostra Fellini Forbidden, 42 disegni realizzati da Federico Fellini durante la preparazione del film Il Casanova provenienti dalla collezione di Massimiliano Benedetti.
Viene proposta una raccolta rappresentativa della vasta produzione grafica del regista che è stato anche un abile e instancabile disegnatore, che durante gli anni della gioventù ha lavorato anche per riviste satiriche come “Il 420”, “Il Marc’Aurelio”, “Il travaso”, “Il travaso delle idee” e “Il Bertoldo”.
Egli immaginava le scene, le angolature e i personaggi dei suoi film e fissava le proprie idee su carta usando pennarelli e penne a sfera sfruttando la sua abilità di disegnatore.
La sua intera opera grafica è attraversata da una forte dimensione erotica.
Proverbiali sono le sue donne giunoniche, dai tratti eccessivi, dalla sessualità primitiva e animalesca, portatrici di una potenza misteriosa e mostruosa: donne pantera, valchirie, gigantesse, donne leopardo, donne tigre, donne pugili abitano il fantasmagorico universo grafico felliniano, nel quale all’uomo e alla sua virilità è riservato uno spazio marginale e subalterno.
Le 42 tavole in mostra a Rimini fino al 6 novembre, non sono invece collegate direttamente al film e sono una raccolta tematica molto particolare.
I disegni in piccolo formato mostrano infatti l’altra faccia dell’erotismo felliniano, quello declinato al maschile e incarnato in una sequenza di personaggi che dialogano con il proprio alter ego sessuale, sempre enorme e fuori misura, chiamato affettuosamente col nomignolo anglosassone Prick.
La forza espressiva delle immagini ha ispirato il titolo della mostra: Fellini forbidden per una serie di immagini forti anche se accompagnate da un grande senso umoristico.
Si trovano infatti in mostra un Prick in carriola e un Prick in motocicletta, c’è la versione natalizia e quella regale, quella fieramente telescopica e quella malauguratamente afflosciata, ci sono anche due baldanzosi pricks spadaccini e tanti altri ritratti a comporre il personalissimo bestiario maschile felliniano.
Risalenti probabilmente alla metà degli anni Settanta i pricks felliniani sono un divertissement gioioso e giocoso, privo di volgarità e malizia, animato da una travolgente voglia di trasformare in farsa l’immaginario erotico fallocentrico messo alla berlina prima, appunto, nel Casanova, poi definitivamente abbattuto nella Città delle donne.