La mostra di Trento vuol restituire in tutta la sua ricchezza il ritratto di una pittrice che ebbe un notevole successo in vita ma poi è stata quasi dimenticata
FEDE GALIZIA. Mirabile pittoressa
Il Castello del Buonconsiglio è il più vasto e importante complesso monumentale della provincia di Trento.
Dal secolo XIII fino alla fine del XVIII residenza dei principi vescovi di Trento, è composto da una serie di edifici di epoca diversa, racchiusi entro una cinta di mura in una posizione leggermente elevata rispetto alla città.
Attualmente è il polo principale di un sistema museale formato da cinque castelli, fra i più suggestivi e prestigiosi del territorio trentino.
Dal 2 luglio, in condizioni che si presume siano favorevoli rispetto alle limitazioni della pandemia, le sale espositive del Castello ospitano la mostra Fede Galizia.Mirabile pittoressa.
Di Fede Galizia è nota la data di morte, 1630, mentre si ignora la data di nascita.
Si sa solo che era attiva a Milano verso il 1587.
E’ quindi una delle poche pittrici che hanno lasciato il segno nella storia dell’arte tra i secoli XVI e XVII, accanto a Sofonosba Anguiossola e alla più nota Artemisia Gentileschi, come lei figlia di artista.
La mostra di Trento assume un valore particolare perché intende contribuire a dare il giusto valore all’attività dell’artista.
Gli studi novecenteschi infatti avevano dato particolare risalto all’attività di Fede come autrice di nature morte, alle origini di questo fortunato genere.
Ma è necessario ripensare nel suo complesso il profilo dell’artista, che realizzò soprattutto ritratti ma anche pale d’altare, destinati a sedi tutt’altro che locali (Montecarlo e Napoli, per esempio).
A tutt’oggi non esiste un repertorio completo delle numerose testimonianze letterarie che celebrano, in versi e in prosa, le doti di Fede Galizia, da intrecciare con un completo regesto documentario, che sarà approntato per l’occasione.
I curatori Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa hanno lavorato cercando opere che rispondessero alle domande del perché Fede Galizia piacesse tanto ai suoi contemporanei in ambiti territoriali vasti.
Ma soprattutto come , da donna artista, sia riuscita a farsi valere in una attività al tempo quasi esclusivamente maschile.
In mostra un’ottantina di opere tra dipinti, disegni, incisioni, medaglie e libri antichi, molte provenienti da prestiti di importanti Musei e Istituzioni a livello anche internazionale.