FABRIZIO PREVEDELLO Mani

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- DATA INIZIO: 24/09/2022

- DATA FINE: 04/11/2022

- LUOGO: ROMA - z2o Sara Zanin gallery

- INDIRIZZO: via della Vetrina 21, Roma

- TEL: + 39 346 8457982

Le sculture di Prevedello sono l’esito di un continuo incontro di materiali di produzione industriale e di origine naturale.

FABRIZIO PREVEDELLO Mani

 

 

La galleria z2o Sara Zanin apre al pubblico sabato 24 settembre Mani, prima mostra personale in galleria di Fabrizio Prevedello, accompagnata da un testo critico di Antonio Grulli.

Nato a Padova nel 1972 Fabrizio Prevedello è uno scultore che, dopo una permanenza a Berlino dal 1995, vive e lavora in Versilia dal 2002.

La ricerca di Fabrizio Prevedello è contraddistinta dal continuo incontro di materiali di produzione industriale e di origine naturale, il cui dialogo è mediato dall’artista alla ricerca di un equilibrio statico e compositivo che non risolva né annienti tale complessità interna, ma anzi, utilizzi i suoi risultati formali per offrire all’occhio di chi guarda più domande che risposte immediate.

I lavori prodotti da Prevedello offrono, infatti, più piani di lettura, e più di un’occasione per essere trasportati in altri luoghi, mentali e narrativi, che l’artista ha già in parte percorso prima di noi.

Guardando alla sua ricca produzione, è possibile notare come materiali e tecniche quali cemento armato, travi di ferro e lastre di vetro si trovano spesso a collaborare con scaglie di ardesia, schegge di marmo, travi di legno, calchi in gesso e altri elementi naturali, uniti alla ricerca di un ecosistema di significati in cui lo spettatore può iniziare a percorrere la sua fruizione.

Ispirandosi alla Land Art Prevedello considera il legame tra paesaggio e architettura intrecciando un rapporto singolare in cui si affacciano le connotazioni simboliche di una natura da intendersi come Genius Loci.

Il titolo scelto per la mostra, Mani, reindirizza esplicitamente verso un orizzonte in cui l’abbassamento dello sguardo, rivolto alle estremità degli arti, riporta al centro del discorso la presenza umana e, con essa, l’attenzione verso quell’operosità demiurgica che fa di ogni essere vivente il tramite privilegiato per un nuovo approccio dello sguardo.

Per Prevedello la scultura diventa un dispositivo che riconfigura la visione di un luogo: è così che, per esempio, Cerchio (243), scultura a parete in ferro, marmo e vetro, apre la mostra presentandosi come un vero e proprio dispositivo del vedere, uno spazio, circoscritto da un cerchio dato dalla sovrapposizione di tre poligoni, che idealmente suggerisce una finestra/oblò davanti o dietro a cui siamo posti per un’osservazione privilegiata di ciò che ci circonda.

Cerchio è anche un paesaggio che, alla stregua della finestra albertiana, suggerisce una profondità data dalle diverse stratificazioni delle lastre di vetro.

Lo spazio, così centrale nella riflessione sulla scultura, in queste opere si costruisce così per giustapposizione di elementi di diversa solidità, allo stesso tempo fragili e resistenti, effimeri, apparentemente precari, in grado di visualizzare l’interrelazione tra narrazioni fisiche e mentali.

ORARI DI APERTURA

  • Lunedì > sabato 13.00 – 19.00

INFO

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