Cotognini si ispira all’opera L’olandese volante di Wagner per riflettere sul valore dell’arte applicata e riportare alla luce la perizia e la maestria del sapere fare della sua terra natia.
FABRIZIO COTOGNINI. “The fliyng Ductchman”
L’opera lirica è una delle identità fondanti del territorio e della comunità di Macerata che, nel corso degli anni, con la continua sperimentazione e contaminazione, ha contribuito a promuoverne la diffusione a livello internazionale.
Con questo spirito il Comune di Macerata ha deciso di celebrare i 100 anni di un evento straordinario per la città, la prima rappresentazione allo Sferisterio di Macerata dell’opera Der Fliegende Hollander/L’olandese volante di Richard Wagner.
Per la celebrazione ha scelto di presentare dal 17 luglio il lavoro del concittadino Fabrizio Cotognini(1983, Macerata) The Flying Dutchman.
Cotognini si ispira allo straordinario lavoro lirico di Wagner, con un’opera corale che racconta una trasformazione sociale, un rinnovamento radicale della società, unendo visioni, citazioni, omaggi, scoperte e riscoperte di romanzieri, poeti, drammaturghi, cantanti, fumettisti, registi cinematografici e artisti.
Nella poetica dell’artista la tradizione è una tematica ciclica, risorge dalle proprie ceneri nell’eterna ricerca dell’attualità.
L’Olandese Volante ne rappresenta l’archetipo attraverso cui Fabrizio Cotognini ha saputo dare forma a un’esperienza sensoriale unica, inclusiva e allo stesso tempo immaginifica.
L’artista oggi vive e lavora a Civitanova Marche, dopo il diploma in pittura e scultura all’Accademia di Belle Arti di Macerata.
Il progetto The Flying Dutchman porterà il visitatore a muoversi nelle sale dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi attraverso il gioco, la narrazione, l’antropologia, la contemporaneità, la rappresentazione e ovviamente la musica che tutto sublima.
La mostra propone infatti una sinestesia in forma pura che ha preso vita nel dialogo e nel lavoro tra l’artista e le realtà artigiane del territorio maceratese.
Cotognini infatti, attraverso questo progetto, vuole anche riportare alla luce la perizia e la maestria del sapere fare della sua terra natia, ridefinendo i confini di una nuova geolocalizzazione delle arti applicate dal respiro nazionale e internazionale.
L’Olandese Volante simboleggia l’archetipo di chi per superare i limiti sfida se stesso e Dio, per poi trovarsi addosso una maledizione che solo la redenzione divina può alleviare.
La mostra, attraverso un percorso immersivo costituto da disegni, sculture e installazioni, restituisce la sua visione di questa figura archetipica attraverso una narrazione che si snoda tra nove sale del piano nobile di Palazzo Buonaccorsi, una delle testimonianze più importanti del tardo barocco.
