Eugenio Tibaldi Architetture dell’isolamento

Controllare preventivamente esattezza dei dati su mostra, orari e condizioni d’ingresso nel sito. NB obbligo Green Pass per accedere agli spazi espositivi chiusi

- DATA INIZIO: 25/09/2021

- DATA FINE: 30/01/2022

- LUOGO: CAPANNORI (Lucca) – Spazio Performativo ed Espositivo (SPE) della Tenuta dello Scompiglio a Vorno

- INDIRIZZO: Via di Vorno, 67, 55012 Vorno, Capannori LU.

- TEL: +39 0583 971125

Una Tenuta dove coltura e cultura si incontrano creando una delle realtà d’arte contemporanea più interessanti della Toscana.

Eugenio Tibaldi Architetture dell’isolamento

 

 

L’Associazione Culturale Dello Scompiglio presenta Architetture dell’isolamento, la mostra personale di Eugenio Tibaldi, a cura di Angel Moya Garcia.

Eugenio Tibaldi (Alba 1977) è un artista da sempre attratto dalle dinamiche e dalle estetiche marginali, dal complesso rapporto fra economia e paesaggio contemporaneo.

Nel 2000 si trasferisce nell’hinterland napoletano dove inizia un lavoro che indaga uno dei territori più plastici e dinamici d’Italia e traccia una sorta di mappa dell’informalità.

Il margine, inteso come condizione spesso più mentale che geografica, che rappresenta l’unica via veramente in grado di generare possibilità alternative, altri livelli di lettura, che rappresentano la maggioranza della popolazione umana.

La mostra, inaugurata il 25 settembre porta lo spettatore a riflettere su cosa si innesca nella mente delle persone quando imboccano una strada che le porta inevitabilmente verso una sorta di isolamento cognitivo rispetto al resto della società.

A seguito del primo lockdown a marzo del 2020, Eugenio Tibaldi visita un appartamento signorile abbandonato da un decennio nel centro di Torino.

Il suo interesse a lavorare sulle mutazioni, sui margini, sulle periferie – intese sia in ambito sociale e culturale, sia soprattutto mentale, ideologico e psicologico – lo porta a interrogarsi e a indagare sull’accumulo di oggetti, di ogni tipologia e provenienza, che si trovano completamente impolverati all’interno della casa.

Un’ingente quantità di materiali collezionati in modo ossessivo dalla persona che ha trascorso gli ultimi dieci anni della propria vita confinata in quello spazio, rifiutando ogni contatto con l’esterno.

Nel progetto Architetture dell’isolamento la condizione umana di quella persona indica una via possibile che esiste dentro ognuno di noi in cui si annulla qualunque concezione di spazio esterno, lasciandosi andare verso la totale scomparsa sociale.

Una dimensione esteriore che in questo senso svanisce in un’accezione assoluta e oggettiva nella quale affastellamento e privazione camminano insieme e in cui vengono formalizzati l’isolamento, la follia e la necessità di privarsi di qualunque vita sociale.

ORARI DI APERTURA

  • Contattare la biglietteria per conferma orari.

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