Architetto, designer e scrittore austriaco di nascita, ma italiano d’adozione, Ettore Sottsass ricrea nuove connessioni tra uomo e oggetto.
Ettore Sottsass The magical object
Dal 13 ottobre la galleria 3 del Centro Pompidou di Parigi, ospita la mostra «Ettore Sottsass, l’oggetto magico» che riunisce una collezione unica di importanti pezzi storici del designer Ettore Sottsass (1917-2007), dagli anni ’40 agli anni ’80.
Più di 400 opere (disegni, dipinti, oggetti di design), 500 fotografie e 200 documenti originali sottolineano tutte le componenti creative del suo lavoro.
Sottsass, architetto, designer e scrittore austriaco di nascita, ma italiano d’adozione, ha immaginato il design come un modo per tessere una nuova connessione tra gli esseri umani e gli oggetti.
Pittura, scultura, design, grafica, scenografia, critica, letteratura, avanguardie moderne e architettura radicale sono tutte esposte nel corso di una presentazione cronologica.
Il culmine della mostra è la parziale ricostituzione di una mostra storica a Stoccolma nel 1969, con la presentazione di un’eccezionale collezione di ceramiche monumentali, che riflette il suo approccio al “design magico”.
Per Sottsass, non c’era differenza tra un oggetto in ceramica, un mobile, un’architettura, una fotografia o un testo, essendo ciascuno una punteggiatura rituale di un insieme cosmico.
La mostra inizia con le prime creazioni di Ettore Sottsass, negli anni Quaranta, alimentate dalle avanguardie artistiche e architettoniche – Cubismo, Costruttivismo e Neoplasticismo.
Nel 1981 fonda poi il gruppo Memphis che ha posto le basi per un diverso approccio creativo, evidenziando il fallimento delle moderne ideologie a favore della dimensione emozionale e sensoriale degli oggetti.
Al Centre Pompidou fino al 3 gennaio, la mostra Ettore Sottsass, l’oggetto magico abbraccia 40 anni di creazioni racchiuse in un originale percorso.
Questa mostra offre anche uno spaccato della passione di Ettore Sottsass per la fotografia come strumento per catturare la realtà.
Per Sottsass viaggio e fotografia facevano parte della stessa odissea spirituale, alimentando il suo lavoro e il suo concetto di «pensiero magico».
Saranno presentate diverse centinaia di fotografie originali delle collezioni della biblioteca Kandinskij.