In mostra a Firenze Escher, l’artista olandese famoso per le sue scale e le sue prospettive impossibili.
ESCHER
Il Museo degli Innocenti si trova nel complesso monumentale progettato da Filippo Brunelleschi, sede dell’Istituto degli Innocenti di cui il Museo è parte.
Nato per esporre le opere d’arte dell’antico Spedale, grande centro d’accoglienza per bambini, il Museo è stato trasformato in un percorso che permette di scoprire un patrimonio culturale unico al mondo perché profondamente legato all’attività svolta in favore dei bambini che non potevano essere cresciuti dalle famiglie d’origine.
Oltre alla collezione permanente il Museo propone anche mostre temporanee e dal 20 ottobre presenta ESCHER, dedicata all’ artista olandese Maurits Cornelis Escher (1898 – 1972).
Escher è stato un geniale incisore e grafico conosciuto soprattutto per le sue opere che hanno per oggetto immagini basate su curiose simmetrie che esplorano l’infinito, come le sue scale, paradossi matematici e prospettive apparentemente impossibili.
L’Italia ha un peso rilevante nella vita di Escher.
L’artista olandese vive infatti a Roma dal 1923 al 1935 con sua moglie Jetta Umiker che sposa a Viareggio nel 1924.
È in Italia che nascono i suoi figli George ed Arthur.
Escher ricorderà i suoi anni in Italia come “I migliori anni della sua vita”.
Solo negli ultimi anni questo Escher è stato scoperto dal grande pubblico e oggi può essere considerato uno degli artisti che vanta un maggior numero di estimatori e le cui mostre hanno battuto ogni record di visitatori.
A Firenze saranno esposte oltre 200 opere, alcune vere e proprie icone della sua produzione come Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938) e la serie degli Emblemata, che appartengono all’immaginario comune riferibile al grande artista.