L’artista americano Emil Lukas utilizza una vasta gamma di materiali che vanno dal gesso, al legno, alla tela, ai rifiuti più vari
Studio la Città di Verona ospita la mostra EMIL LUKAS – La lente narrativa e il bordo infinito del colore, fino al 28 febbraio

Studio la Città è una galleria d’arte contemporanea inaugurata a Verona nel 1969 da Hélène de Franchis che ne è ancora oggi titolare.
E’ una galleria particolarmente attiva con diverse proposte espositive contemporanee allestite nei suoi spazi a Verona.
Sono infatti allestite ora tre mostre, una dedicata a Franco Angeli, una ad Arthur Duff e una a Emil Lukas.
Questa mostra, aperta fino al 28 febbraio 2025 dal titolo Emil Lukas – La lente narrativa e il bordo infinito del colore, è un percorso articolato in tre sezioni attraverso la selezione di nuove opere dell’artista americano Emil Lukas.
Nato a Pittsburgh nel 1964 Lukas vive e lavora a Stockertown in Pennsylvania. Lukas è un artista che utilizza una vasta gamma di materiali che vanno dal gesso, al legno, alla tela ai rifiuti più vari.
Alcuni dei suoi lavori nascono proprio dai rifiuti che egli quotidianamente accumula nel suo studio fino a formare un’alta pila, successivamente fissata e tagliata in sembianze di scultura.
Le opere di Lukas, tuttavia, non possono essere propriamente catalogate come scultura o pittura: sono piuttosto lavori tridimensionali, costituiti da diversi strati sovrapposti in cui interno e esterno, superficie e supporto perdono la loro distinzione gerarchica per assumere uguale importanza.
Se i lavori a filo e i nuovi dipinti acrilici a bolle – the thread and bubble works – rappresentano una celebrazione del colore, la serie Lost Photographs – in inchiostro Sumi su vetro e carta, in cornici di legno dipinto – evoca invece vecchie, danneggiate fotografie in bianco e nero ai sali d’argento.