Una retrospettiva dedicata a Elliott Erwitt, uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea a un anno esatto dalla sua morte
Gli Arsenali Repubblicani di Pisa ospitano la mostra fotografica ELLIOTT ERWITT. Icons, dal 26 dicembre al 4 maggio 2025
Gli arsenali della Repubblica erano un antico complesso di edifici volti alla produzione e riparazione delle galee dell’antica Repubblica di Pisa.
Oggi rimane solo un edificio, parzialmente distrutto durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale e restaurato nel 2015 per farne sede di mostre, convegni ed esposizioni con attenzione particolare per la fotografia.
Dopo Icons di Steve McCurry, nei primi mesi del 2024 è ora la volta di Icons di Elliott Erwitt, che si apre al pubblico il 26 dicembre 2024.
La mostra, promossa da ARTIKA in collaborazione con Orion57 e il Comune di Pisa, raccoglie ottanta scatti indimenticabili che raccontano la storia, il costume e la cultura del ventesimo secolo attraverso l’ironia, il surreale e il romanticismo che hanno reso unico lo stile di Erwitt.
Le fotografie in mostra includono alcuni dei momenti più significativi della storia del secolo scorso, come l’incontro tra Nixon e Kruscev, l’emotiva immagine di Jackie Kennedy al funerale di JFK, il celebre incontro di boxe tra Muhammad Alì e Joe Frazier e il fidanzamento di Grace Kelly con il principe Ranieri di Monaco.
Grazie all’obbiettivo di Erwitt, questi istanti storici sono diventati parte del nostro immaginario collettivo.
Il percorso espositivo offre una selezione dei ritratti più celebri e iconici del fotografo, tra cui quelli di Che Guevara, Marlene Dietrich e la famosa serie dedicata a Marilyn Monroe.
Non mancano, inoltre, le fotografie che esprimono l’ironia di Erwitt, come quelle dei suoi amati cani o le immagini scattate durante il matrimonio a Bratsk.
La mostra offre anche una straordinaria collezione di autoritratti che rivelano non solo il carattere giocoso di Erwitt, ma anche la sua capacità di osservare e ridere di sé stesso, oltre che della realtà circostante.