Una mostra che indaga e mette in luce il contributo di oltre cento artiste all’evoluzione dell’arte astratta nel Novecento.
Elles font l’abstraction
Inaugurato nel 1977 il Centro Pompidou, voluto dall’omonimo presidente francese e realizzato su rivoluzionario progetto dello studio italiano di Architettura Piano e Rogers, è diventato presto il più importante centro per l’arte contemporanea della Francia e uno dei più prestigiosi a livello internazionale.
Dal 19 maggio la galleria 1 al livello 6 propone la mostra Elles font l’abstraction.
La mostra propone una rilettura inedita della storia dell’astrazione dalle origini fino agli anni ’80, articolando i contributi specifici di quasi centodieci “artisti” donne.
Elles font l’abstraction/Loro fanno astrazione offre l’opportunità di scoprire il ruolo e il lavoro di artiste donne che costituiscono autentiche novità sia per gli specialisti che per il pubblico in generale.
La mostra mette in luce il lavoro di molte di loro che soffrono di una mancanza di visibilità e riconoscimento oltre i confini del loro paese.
Si concentra sui percorsi delle artiste, a volte ingiustamente eclissate dalla storia dell’arte, rivedendo il loro specifico contributo alla storia dell’astrazione.
Il gran numero di artiste in mostra poteva far pensare a un semplice lavoro di catalogazione.
Non è così.
La mostra in realtà indaga e mette in luce le svolte decisive di artiste che hanno segnato questa evoluzione, gli specifici contesti creativi, le ricerche da loro intraprese, individualmente o in gruppo, o addirittura le mostre fondatrici.
La natura interdisciplinare dell’evoluzione dell’arte astratta viene evidenziata dall’estensione della ricerca alla danza, alle arti decorative, alla fotografia e al cinema, con una museografia scandita da numerosi documenti, anche cinematografici.
Multidisciplinare, la mostra è anche globale e comprende le modernità dell’America Latina, del Medio Oriente e dell’Asia, per raccontare una storia, a più voci.