Elisabetta Benassi: Lady and Gentlemen

Controllare preventivamente esattezza dei dati su mostra, orari e condizioni d’ingresso nel sito. NB obbligo Green Pass per accedere agli spazi espositivi chiusi

Documenti e oggetti di un gallerista torinese degli anni Sessanta e Settanta vengono reinterpretati dall’artista Elisabetta Benassi.

Elisabetta Benassi: Lady and Gentlemen

 

 

Fondata nel 1991 dallo scienziato e docente di fisiologia Adolfo Pini (1920-1986), la Fondazione Adolfo Pini è dedicata alla memoria dello zio materno Renzo Bongiovanni Radice (1899-1970) pittore e figura chiave nella formazione culturale e nella passione per l’arte.

La Fondazione mira infatti a promuovere e valorizzare le sue opere attraverso studi e mostre, oltre a sostenere i giovani artisti con borse di studio, opportunità di formazione e altre iniziative.

Nei suoi locali in Corso Garibaldi, inoltre, la Fondazione ospita anche mostre temporanee.

Dal 14 settembre è allestita la mostra Elisabetta Benassi: Lady and Gentlemen.

La mostra, a cura di Gabi Scardi, presenta l’opera di Elisabetta Benassi che elabora materiali ed esplora la figura e l’opera di un gallerista torinese – attivo anche a Milano – Luciano Anselmino, che anima l’ambiente artistico italiano tra gli anni Sessanta e Settanta.

Sono gli stessi in cui il palazzo milanese di Corso Garibaldi passa da Renzo Bongiovanni Radice, pittore schivo e riservatissimo, che ha dedicato tutta la sua vita alla pittura, con sguardo personale e introspettivo, al nipote Adolfo Pini.

In quegli anni l’Italia conobbe un fermento culturale internazionale in cui si inserisce perfettamente l’attività impetuosa di Anselmino, amico e compagno di grandi artisti del suo tempo, da Man Ray ad Andy Warhol.

In mostra una serie di oggetti, alcuni dei quali prelevati dalla realtà, altri ricreati sulla base dei ritrovamenti di archivio; tutti interpretati come fulcri di un più ampio intreccio di riferimenti storici e culturali.

Attraverso di essi Benassi, con stile asciutto, fa riferimento alla figura di Anselmino, agli straordinari incontri artistici da lui innescati nel brevissimo arco della sua attività, alla sua morte prematura e repentina.

Al di là dell’aspetto talvolta comune, ognuno di questi oggetti, nella sua singolare concretezza, si presenta infatti come vero e proprio concentrato di senso capace di condensare l’esperienza artistica di questa emblematica figura.

Ogni oggetto funge da veicolo di contenuti che è importante non solo generare, ma poter collegare tra loro; allude all’idea di lascito, di trasmissione dell’esperienza e di valore da conservare; da sottrarre al deterioramento per assicurarne un possibile futuro utilizzo.

Un lavoro di ricerca e interpretazione in linea con l’esperienza artistica di Elisabetta Benassi.

Elisabetta realizza installazioni, fotografie, performance e video densamente emotivi e il suo lavoro è ricco di riferimenti letterari, cinematografici, psicanalitici e politici.

I suoi video in particolare suggeriscono due visioni del mondo autocoscienti e conflittuali: una razionale e tecnologica, a cui si contrappone un’altra, più amorfa, onirica ed emotiva.

- DATA INIZIO: 14/09/2021

- DATA FINE: 22/01/2022

- LUOGO: MILANO – Fondazione Adolfo Pini

- INDIRIZZO: Corso Garibaldi, 2

- TEL: +39 02 874502

ORARI DI APERTURA

  • Lunedì > venerdì 10.00 – 13.00 / 15.00 – 17.00
  • Richiesta prenotazione

INFO

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.