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ToggleUna interessante retrospettiva sul pittore basco all’Instituto Cervantes a Roma
Eduardo Chillida in mostra a Roma: 41 opere tra sculture e disegni. Scopri l’arte del celebre scultore basco, poeta del vuoto e della materia
Una retrospettiva imperdibile all’Instituto Cervantes di Roma
L’Instituto Cervantes di Roma, creato dalla Spagna nel 1991, si dedica alla promozione della lingua spagnola e della cultura dei Paesi ispanofoni, oltre a rappresentare le lingue co-ufficiali della Spagna. Con un forte impegno nella valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico, l’Instituto si pone come punto di riferimento per la comunità ispanofona e iberoamericana.
Dal 23 ottobre 2024, l’Istituto ospita una straordinaria mostra retrospettiva dedicata a Eduardo Chillida (1924-2002), uno degli artisti spagnoli più influenti del XX secolo. Celebre per opere come il Pettine del vento, Chillida ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Kandinsky, il Premio Principe delle Asturie e il Gran Premio Internazionale per la Scultura alla Biennale di Venezia.
Cosa vedere alla mostra di Eduardo Chillida, poeta del vuoto e della materia a Roma
La mostra presenta 41 opere, tra sculture, disegni e gravitazioni, realizzate tra il 1948 e il 1997. Questo percorso artistico, organizzato in collaborazione con il museo Chillida Leku, esplora oltre sei decenni di produzione, dalla figurazione all’astrazione.
Un viaggio nell’arte di Chillida
Curata da Javier Molins, dottore in Belle Arti e critico d’arte, l’esposizione si apre con una selezione di disegni figurativi e prosegue con una sala dedicata a 15 disegni di mani, uno dei temi più ricorrenti nella produzione dell’artista. Segue una sezione con 17 gravitazioni, opere che rappresentano un tratto distintivo del linguaggio artistico di Chillida.
La mostra culmina con una sala dedicata al Padiglione Spagnolo alla 29ª Biennale di Venezia, evento che ha consacrato Chillida a livello internazionale con l’assegnazione del Gran Premio Internazionale per la Scultura nel 1958. In questa sala, i visitatori potranno ammirare tre sculture e un rilievo, tra cui una scultura in prestito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Focus su Eduardo Chillida e l’Instituto Cervantes
Eduardo Chillida: scultore basco, poeta del vuoto e della materia in mostra a Roma
Eduardo Chillida (1924-2002) è considerato uno dei massimi interpreti della scultura moderna del XX secolo. Nato a San Sebastián, nei Paesi Baschi, Chillida ha intrapreso un viaggio artistico che l’ha condotto dalle prime opere figurative alla definizione di un linguaggio astratto unico, capace di combinare la forza materica con una poetica del vuoto. La sua carriera si è sviluppata in una costante ricerca di equilibrio tra spazio, luce e materia.
Le sue celebri opere, come il Pettine del vento (Peine del Viento), rappresentano un dialogo tra la natura e l’intervento umano, fondendo l’elemento scultoreo con il paesaggio circostante. Il suo lavoro, profondamente radicato nella cultura basca, si inserisce in una prospettiva universale che lo ha portato a essere apprezzato a livello internazionale, come dimostrano i riconoscimenti ricevuti, tra cui il Gran Premio Internazionale per la Scultura alla Biennale di Venezia nel 1958.
Chillida ha saputo sperimentare con materiali diversi, dal ferro alla pietra, dal legno al cemento, creando opere che riflettono un intenso legame con il luogo in cui sono inserite. L’esplorazione del vuoto è centrale nella sua poetica, una componente che non viene vista come assenza, ma come presenza dinamica, un elemento fondamentale per l’interazione tra materia e spazio.
Instituto Cervantes: un faro culturale a Roma
L’Instituto Cervantes di Roma, fondato nel 1991, è una delle istituzioni più importanti per la diffusione della cultura ispanofona e delle lingue co-ufficiali della Spagna. Situato in una posizione centrale nella capitale italiana, l’Istituto rappresenta un crocevia di scambio culturale, promuovendo mostre, conferenze e attività didattiche che contribuiscono a rafforzare il dialogo tra la cultura spagnola e quella italiana.
Ospitare una retrospettiva dedicata a Eduardo Chillida conferma l’impegno dell’Istituto nel valorizzare i grandi maestri dell’arte spagnola, contribuendo alla loro riscoperta e alla loro rilettura da parte del pubblico italiano e internazionale. La collaborazione con il museo Chillida Leku, custode del patrimonio artistico dell’autore, garantisce una mostra di alto valore scientifico e culturale.
FAQ: tutto ciò che c’è da sapere sulla mostra di Eduardo Chillida, scultore basco a Roma
- Dove si trova l’Instituto Cervantes di Roma?
L’Istituto si trova in una posizione centrale a Roma, facilmente raggiungibile. La sede è nota per la sua vivace programmazione culturale. - Quali opere sono esposte nella mostra?
La mostra include 41 opere tra sculture, disegni e gravitazioni, realizzate tra il 1948 e il 1997. Spiccano i celebri disegni di mani e le opere astratte che rappresentano il culmine della poetica di Chillida. - Qual è l’opera più significativa in mostra?
Particolare rilievo viene dato a una scultura proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, che faceva parte del Padiglione Spagnolo alla Biennale di Venezia del 1958. - Quanto tempo è necessario per visitare la mostra?
Si consiglia di dedicare circa un’ora e mezza per esplorare le opere esposte e apprezzare i contenuti descrittivi presenti in mostra. - Chi è il curatore della mostra?
La mostra è curata da Javier Molins, dottore in Belle Arti e critico d’arte di fama internazionale. - Quali sono gli orari di apertura dell’Instituto Cervantes?
L’Instituto Cervantes è aperto dal lunedì al sabato, con orari che variano in base al giorno. Si consiglia di consultare il sito ufficiale per informazioni aggiornate. - È possibile prenotare una visita guidata?
Sì, sono disponibili visite guidate su prenotazione. Contattare l’Istituto per ulteriori dettagli e per verificare la disponibilità.
Eduardo Chillida, scultore basco e poeta del vuoto e della materia in mostra all’Instituto Cervantes di Roma in Piazza Navona
Questa retrospettiva rappresenta un’occasione imperdibile per approfondire l’opera di un artista che ha saputo ridefinire i confini della scultura moderna, in un dialogo continuo tra tradizione e innovazione.