Prima Mardy Fish, l’americano che non ti aspetti. Poi Andy Roddick. L’americano dalle mille vite, già caduto e risorto varie volte in carriera. Questa è una delle tante. Sono loro i primi due finalisti del torneo di Cincinnati. Fish ha sconfitto per 6-7 6-1 7-6 Andy Murray. A-Rod ha dovuto fare ancora meno fatica contro Novak Djokovic: 6-4 7-5 il punteggio con cui ha mandato a casa il finalista dell’edizione 2009. Uno scozzese ancora più sofferente di quello visto nei giorni scorsi qui a Cincinnati è stato costretto a cedere di fronte alla wild card Fish. Troppo difensivo il gioco di Murray, stasera, e contro un attaccante puro come l’americano, gran servizio e dritto tutto di potenza, una tattica così non poteva funzionare. A peggiorare la situazione ci si sono messi anche fastidi al ginocchio, per cui Murray ha dovuto chiedere il medical time out durante il secondo set. Domani in semifinale dunque un derby tutto americano, visto che l’avversario di Fish sarà Andy Roddick.
Più determinato contro Djokovic, ha meritato la vittoria. Il servizio del serbo ha funzionato abbastanza bene (ha messo dentro il 60% di prime, ne ha vinte il 59% e il 64% di seconde), ma gli errori hanno pesato tanto in una partita giocata nel segno dell’aggressività. I vincenti per il serbo sono sttati ben 27, ma gli errori 32. La partita era anche sembrata riaprirsi alla fine del secondo set. Dopo un break conquistato dall’americano in apertura della seconda frazione, infatti, proprio sul 5-4 Roddick, con l’americano al servizio, Djokovic ha preso iniziativa e anche spesso la rete per procurarsi due palle-break. E’ 15-40. La prima viene annullata con un servizio vincente. Ma sulla seconda Roddick piazza incredibilmente un doppio fallo. E’ 5 pari.
A questo punto, il crollo. Djokovic al servizio. Tenta di attaccare e di prendere l’iniziativa, ma sbaglia letteralmente tutto e perde il servizio a zero. Roddick torna a battere per il match. E questa volta non perdona.

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