Domenico Bianchi, l’artista nelle cui mani la materia si trasforma in luce.
DOMENICO BIANCHI | MEHR LICHT
Dal 19 marzo 2022 la Galleria Poggiali di Firenze propone al suo pubblico la mostra personale di Domenico Bianchi.
Nato nel 1955 Domenico Bianchi emerge nei primi anni Ottanta tra gli artisti che si rivolgono al linguaggio pittorico come a una tradizione da rivitalizzare, passato il periodo dello sperimentalismo più radicale.
Bianchi parte da premesse diverse rispetto al contemporaneo gruppo della Transavanguardia, in quanto la sua pratica pittorica non recupera la figurazione, ma un’espressività in bilico tra iconismo e astrazione propriamente detta.
Bianchi è comunque annoverato tra gli artisti italiani con maggiore riconoscimento internazionale.
Egli vanta presenze in diverse edizioni della Biennale di Venezia oltre a mostre personali e collettive in alcuni dei più grandi musei italiani e stranieri: dal MoMA di New York al MACBA di Barcellona, dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid al MOCA e al Paul Getty Museum di Los Angeles, e ancora al Centre Pompidou di Parigi ,allo Stedelijk Museum di Amsterdam, al Magazzino Italia Art a New York, al Madre di Napoli, al Castello di Rivoli, alla GAM di Torino, al MAMbo di Bologna, al Mart di Rovereto e al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.
Nella mostra Mehr Licht le opere esposte di Domenico Bianchi sono forme costruite scavando il legno, colando la cera, o scolpendo a bassorilievo lastre di marmo.
Si tratta di un nucleo di opere pittoriche in cui la materia si trasforma in luce senza perdere fisicità, quella presenza materiale che le distingue dai quadri tradizionali.