A Madrid insieme il fotografo Man Ray, gli architetti Le Corbusier e Xenakis, gli artisti Karel Appel e Kurt Schwitters per una mostra su arte e musica.
Disonata. Art in Sound until 1980
Un tempo musica e arti visive erano due mondi paralleli e distinti della creatività umana.
Con lo sviluppo dei movimenti d’avanguardia del XX secolo, il suono è entrato diffondendosi in molte direzioni nel campo delle arti visive.
La musica è entrata in spazi artistici fino ad allora inesplorati, spesso libera da schemi e norme consolidate nel passato.
Mentre le arti visive uscivano dai confini dalla tela o dal classico materiale plastico per usare materiali più vari, esprimere in modo nuovo e più libero le emozioni dell’arte, la musica entrava come parte integrante. Le arti sonore si sono mescolate con le arti visive mentre lo sviluppo tecnologico offriva sempre nuovi mezzi di registrazione e sintesi del suono.
La mostra che si apre al Centro de Arte Reina Sofia il 23 settembre vuole rappresentare questa rivoluzione:
Si tratta di una mostra che mette assieme l’esperienza di maestri come il fotografo Man Ray, gli architetti Le Corbusier e Xenakis, gli artisti Karel Appel e Kurt Schwitters per presentare una selezione di forme, generi, approcci ed esempi unici.
Una mostra che abbraccia diverse iniziative che sono andate oltre le categorie predefinite nell’arte moderna e contemporanea fino al 1980.
La mostra pone l’accento su diversi momenti cardine: l’esperienza futurista di costruire strumenti per modulare i rumori; il fascino degli artisti visivi per il registratore intorno alla metà del XX secolo; e esperimenti spaziali, musicali e multimediali, per esempio il padiglione Philips progettato da Le Corbusier e Iannis Xenakis per l’Esposizione Universale di Bruxelles nel 1958.
La ricorrente interrogazione delle forme musicali classiche è anche oggetto di revisione critica negli artisti del tempo , quali l’uso del suono da parte dei dadaisti come Schwitters e Man Ray o i saggi di Musique Barbare di Karel Appel.