L’artista svedese Diana Orving usa la forma e il movimento sia per esprimere che per comprendere stati mentali, relazioni, processi mentali e fisici.
DIANA ORVING INTROSPECTION
MILANO – Tempesta Gallery foro Buonaparte, 68
Dal 24/11/2022 al 24/02/2023
Tempesta Gallery è una galleria molto giovane che nasce nel 2020, con la volontà dichiarata di intraprendere nel campo dell’arte un dialogo diretto, aperto e frontale sui rapporti tra esseri umani, la Natura e i vari ecosistemi socioculturali.
Tematiche urgenti e non rimandabili, dall’antropocene al genere, affrontate con una nuova modalità di confronto e raffronto tra epoche e momenti diversi della storia dell’arte.
Dal 24 novembre 2022 la galleria presenta DIANA ORVING. INTROSPECTION, mostra personale dell’artista svedese nata nel 1985 che vive e lavora a Stoccolma.
L’abilità artistica di Diana Orving emerge dalla ricerca improvvisata di una forma e di un’espressione attraverso il drappeggio.
In uno scambio continuo tra tecniche, materiali e formati lei produce sculture tessili, dipinti e costumi in cui crea una simbiosi di sensazioni, del tattile e del visivo, del corpo e dello spazio.
Le sue non sono sculture statiche ma forme tridimensionali fluide che portano continuamente segni di Mobilità e movimento.
Per l’artista Lavorare con le mani a stretto contatto con il materiale a portata di mano è per me una sorta di meditazione.
Un rito ripetitivo nell’assemblare pezzo per pezzo pezzi unici.
La tattilità acuisce i miei sensi e mi mantiene presente.
Il mio processo creativo è fortemente influenzato dall’improvvisazione e dall’intuizione, una sorta di coreografia su se’ stessa.
Diana Orving ha sviluppato le sue tecniche da autodidatta, sceglie i tessuti che elabora in modi diversi, realizza i coloranti e lava i materiali più volte per ottenere una consistenza ed effetto specifico.
Alcuni dei lavori, dipinti con pennello e pittura a olio, rappresentano una sorta di illuminazione in cui sceglie di evidenziare alcune parti e dettagli dell’opera.
Lavora principalmente con fibre naturali di alta qualità come cotone, canapa, lana e fibre metalliche provenienti da stock, utilizzando materiale esistente e riciclato in modo sostenibile.
Le grandi sculture tessili, che occupano lo spazio milanese di Foro Bonaparte rendono immersivo e molto scenografico l’ambiente creando un rapporto quasi diretto tra opera e visitatore.