Il simbolismo belga tra decadenza e oscuri sognii, ove l’arte era condizionata dall’attrazione morbosa tra Thanatos ed Eros.
Dekadenz und dunkle Träume Der belgische Symbolismus (Decadenza e sogni oscuri – simbolismo belga)
La collezione dell’Alte Nationalgalerie, uno dei principali Musei Statali di Berlino, contiene opere dei movimenti neoclassici e romantici di artisti come Caspar David Friedrich, Karl Friedrich Schinkel e Carl Blechen, del Biedermeier, dell’Impressionismo francese come Édouard Manet e Claude Monet e dell’inizio del Modernismo, tra cui Adolph von Menzel, Max Liebermann e Lovis Corinth.
Dal 18 settembre la Galleria propone una mostra sul Simbolismo Belga.
Lo sguardo lussurioso nell’abisso, l’estetismo esagerato di una società che credeva di essere in crisi, l’attrazione morbosa tra Thanatos ed Eros – questi sono i temi dell’arte che hanno trovato espressione nella declinazione belga del movimento alla fine del XIX secolo.
Già a metà dell’Ottocento, con Antoine Wiertz, morte e decadenza divennero leitmotiv nell’arte.
Li ritroviamo nelle sculture di George Minne e nelle pitture del maestro dell’assurdo, James Ensor.
Ispirandosi alla letteratura contemporanea, intorno al 1900 gli artisti cercarono di combinare un nuovo misticismo con uno stile stravagante e prezioso.
Il simbolismo ha influenzato i ritratti e le immagini figurative, ma anche ii dipinti di paesaggi.
Lo sviluppo del Simbolismo artistico in Belgio è stato finora scarsamente considerato.
Invece è proprio dal Belgio che sono arrivati gli impulsi più significativi.
In Belgio sono venuti scrittori influenti come Maurice Maeterlinck e Georges Rodenbach, che hanno avuto successo a Parigi.
Peraltro Bruxelles è stata anche il fulcro europeo per le mostre dei più svariati stili artistici e l’istituzione e la diffusione del simbolismo ha avuto una quota elevata
Il Belgio fungeva da cerniera tra l’Inghilterra e il continente in molte aree artistiche e l’asse Parigi-Bruxelles era particolarmente vicino.
La mostra si propone di presentare la varietà di posizioni belghe finora poco conosciute a un vasto pubblico come riferimento importante per il simbolismo europeo da Gustave Moreau ad Arnold Böcklin e Max Klinger a Gustav Klimt ed Edvard Munch.