Una mostra che mette in evidenza l’attualità dei temi affrontati da Dante e la forza ispiratrice della sua Divina Commedia ancora dopo sette secoli
Lo Unit Mayfair di Londra ospita la mostra collettiva DANTE’S INFERNO. Group Exhibition, fino al 3 novembre
Con sede a Mayfair, a Londra, la galleria UNIT è stata responsabile dello sviluppo delle carriere di numerosi importanti artisti contemporanei internazionali.
Dall’inizio dell’attività nel 2013, è stata impegnata ad amplificare le voci artistiche contemporanee per garantire che i loro contributi vitali alla creatività continuino a ispirare, sfidare e arricchire il mondo.
Dal 28 settembre 2024 la galleria presenta la mostra di gruppo immersiva e multisensoriale ispirata alla poesia all’Inferno, prima parte della Divina Commedia di Dante Alighieri (Firenze 1265 – Ravenna 1321).
Questa mostra invita gli spettatori a intraprendere un viaggio viscerale attraverso i nove circoli dell’inferno, reinventato da artisti contemporanei in dipinti, sculture e altri media.
Esplorando la percezione contemporanea di dannazione, l’esperienza umana dell’inferno e il fascino duraturo per il lato oscuro dell’aldilà, la mostra riunisce diversi artisti, chiamati a reinterpretare i temi senza tempo presenti nel capolavoro di Dante, con incarico a ciascuno di loro di presentare i contenuti / personaggi di uno dei nove cerchi dell’inferno:
- limbo, interpretato da Erica Mao, Andrea Breiling e Antony Micallef
- lussuriosi, visti attraverso le opere di Marcelle Hanselaar e Falk Gernegroß.
- golosi, presentati in scene di baccanalia da Maggie Ellis, Becky Tucker e Jake Wood-Evans.
- avari, con il peso dell’avarizia palpabile nell’interpretazione di Darcey Fleming
- iracondi, che interpreta Kenrick Macfarlane in una rappresentazione inquietante della natura caotica e distruttiva della rabbia
- eretici, con la cripta di Becky Tucker che fornisce un’esplorazione agghiacciante degli eretici sepolti in cripte fiammeggianti
- violenti, con le bestie di Oleksii Shcherbak che evocano la ferocia delle anime violente punite per la loro brutalità.
- fraudolenti, interpretati dai serpenti ceramici di Malene Hartmann Rasmussen
- traditori, raffigurati nello spasmo di Yaya Yajie Liang e nei dipinti di Albie Romero.
Una mostra che mette in evidenza l’attualità dei temi affrontati da Dante e la forza ispiratrice della sua Divina Commedia ancora dopo sette secoli.
Rivisitando l’antica connessione tra morte, giudizio, inferno e paradiso, la mostra incarna la ricca eredità teologica e artistica che si allena con il destino dell’anima umana.