Una mostra che può essere considerata l’evento che fa da battistrada ai programmi pensati per “Nova Gorica / Gorizia capitale europea della cultura 2025”
La Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone ospita la mostra DA BOCCIONI A MARTINI. Arte nelle Venezie al tempo di Ungaretti sul Carso
La galleria comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone presenta dal 26 ottobre 2024 la mostra DA BOCCIONI A MARTINI. Arte nelle Venezie al tempo di Ungaretti sul Carso.
Si tratta di uno dei due capitoli del vasto progetto multidisciplinare Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia, che si svolge nelle stesse date tra il Museo di Santa Chiara a Gorizia e la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone.
Il progetto espositivo Ideato e curato da Marco Goldin e organizzato da Linea d’ombra, è l’evento che fa da battistrada ai programmi pensati per “Nova Gorica / Gorizia capitale europea della cultura 2025”.
A Gorizia si svolge il racconto della storia di Giuseppe Ungaretti, poeta e soldato sul Carso, durante la Prima guerra mondiale, tra la fine del 1915 e la fine del 1917.
A legare in modo compiuto l’esposizione di Gorizia con quella di Monfalcone è un vero e proprio libro prima ancora che un catalogo.
Oltre 500 pagine tutte a colori, con tanti saggi specifici e un ricchissimo apparato iconografico.
La mostra nella sede di Monfalcone è il suggestivo contraltare di quella goriziana, attraverso il racconto dell’arte che nelle Venezie si sviluppò nel secondo decennio del Novecento, dunque negli anni stessi in cui il poeta si trovava sul Carso e scriveva quelle poesie così straordinariamente nuove che confluirono nell’edizione del dicembre del 1916 de Il porto sepolto, stampata in sole 80 copie a Udine.
Dire anni dieci nelle Venezie significa dire soprattutto Ca’ Pesaro, il luogo primo dell’avanguardia italiana, palazzo nelle cui mostre, dirette dal mitico Nino Barbantini, confluivano autori veneti, trentini e dell’attuale Friuli Venezia Giulia, oltre a “ospiti” esterni del calibro per esempio di Umberto Boccioni e Felice Casorati.
Non mancano nella sede di Monfalcone anche figure importanti per la regione Friuli Venezia Giulia stessa, come per esempio i triestini Gino Parin e Edgardo Sambo Cappelletto, oltre a Guido Marussig, anche lui nato a Trieste, che di Ca’ Pesaro fu una delle iniziali colonne portanti, con le sue sei partecipazioni dalle due mostre del 1908 fino a quella del 1913.
Figure centrali della mostra sono Arturo Martini, con le sue sculture, Umberto Boccioni, artista che nel 1910 a Cà Pesaro fu presente con una vera e propria personale di 42 opere e Felice Casorati che nel 1913 a Cà Pesaro portò 41 opere.
A seguire, un panorama fatto di altri artisti che hanno reso in quel decennio la pittura nelle Venezie tra le più avanzate d’Italia.
Ovviamente dai due capofila, Gino Rossi con i suoi quadri e Arturo Martini con le sue sculture poi Umberto Moggioli e Pio Semeghini, Aldo Voltolin e Nino Springolo solo per dire di alcuni.
Quello che ne risulta è un panorama alto dell’arte nelle Venezie al tempo di Ungaretti sul Carso, a dire come anche nel momento delle battaglie e delle tragedie la forza dell’arte continuasse a vivere nei territori circostanti.