CUTINI. Canto delle Stagioni

- DATA INIZIO: 13/12/2024

- DATA FINE: 16/03/2025

- LUOGO: STRA (VE) – Villa Pisani Museo Nazionale

- INDIRIZZO: Via Doge Pisani, 7

- TEL: +39.049.502074

Continua il programma di grandi mostre fotografiche a Villa Pisani. Dopo Federico Garolla è la volta di Giorgio Cutini

Villa Pisani di Stra ospita la mostra fotografica CUTINI. Canto delle Stagioni, aperta fino al 16 marzo 2025

 

Villa Pisani di Stra ospita la mostra fotografica CUTINI. Canto delle Stagioni, aperta fino al 16 marzo 2025
Foto in esposizione

 

Villa Pisani di Stra è la più maestosa Villa Veneta della Riviera del Brenta, il corso d’acqua che collega Venezia a Padova, sul quale si affaccia un numero incredibile di quello straordinario patrimonio architettonico, artistico e ambientale che sono le Ville costruite dal XVI al XVIII secolo dai nobili veneziani per la villeggiatura, rappresentanza e amministrazione del territorio.

Villa Pisani è un museo nazionale che offre ai suoi visitatori, oltre alla magnificenza delle sue sale, agli affreschi del Tiepolo e al suo parco maestoso, mostre temporanee sempre di alto livello.

Si è appena conclusa la mostra Gente d’Italia | FEDERICO GAROLLA. Fotografie 1948 – 1968 , prorogata al 24 novembre visto il successo riscontrato, che è già in allestimento una nuova mostra fotografica Cutini. Canto delle Stagioni, antologica dedicata al fotografo perugino Giorgio Cutini, che si apre al pubblico il 13 dicembre 2024.

La mostra, curata da Francesco Trentini, si propone di esplorare l’evoluzione creativa di Cutini.

Nato a Perugia nel 1947 è un medico chirurgo specializzato nelle nuove tecnologie: chirurgia laparoscopica e robotica.

In questo ambito si è subito dedicato alla fotografia scientifica e alla realizzazione di filmati nell’ambito della sua attività chirurgica.

La scoperta della fotografia come espressione artistica è arrivata poi, a seguito dell’incontro e della conoscenza di Ugo Mulas, che lo ha avvicinato al mondo delle arti figurative.

La sua innata abilità nell’uso della macchina fotografica lo ha fatto presto conoscere e collaborare alla pubblicazione di numerose monografie, volumi, e cataloghi di autori contemporanei, diventando un buon conoscitore dell’arte e collezionista attento alla contemporaneità.

La sua formazione artistica nel campo della fotografia si è arricchita con la frequentazione assidua dello storico gruppo di fotografi del Centro Studi Marche, di Mario Giacomelli, Gianni Berengo Gardin ed Enzo Carli con i quali ha anche firmato il Manifesto Passaggio di frontiera.

La ricerca fotografica di Cutini si inserisce pienamente, come dichiarato nel Manifesto, quale strumento privilegiato per soddisfare un bisogno di conoscenza interiore, libero di spaziare tra realtà, astrazione e concetto.

La sua opera è caratterizzata dall’uso non convenzionale dello strumento fotografico, tendente a valenze concettuali, ed è espressione soggettiva di concetti universali, il suo pensiero è rivolto alla ricostruzione di memorie ed ombre grafiche di paesaggio.

La mostra a Villa Pisani, articolata in quattro sezioni rappresentative di quattro sragioni dell’anima, si propone come un viaggio dello sguardo attraverso le età dell’uomo.

Queste le sezioni:

  • Inquietudine rappresenta gli stati dell’anima alla scoperta della vita e della realtà.

In questa sezione Cutini esplora nuove possibilità espressive al di là delle sicurezze della tecnica.

  • Solitudine con uno sguardo tutto interiore Cutini avvia un dialogo intimo con la natura e con sè stesso.
  • Silenzio è la sezione più intimista, dove prevalgono immagini in bianco e nero, un nero profondo che esprime il senso dell’’assenza, esplorato attraverso gli spazi vasti e solitari dell’Appennino.
  • Requiem ove la ricerca fotografica si propone come una rivelazione oltre il visibile con immagini in cui il nero rappresenta la dimensione del riposo, non negazione radicale della fotografia.

Per questa rappresentazione Villa Pisani si presenta come scenario ideale dove la ricerca fotografica di Cutini trova una risonanza con lo spazio circostante, amplificando il dialogo tra il vuoto, la natura e l’arte.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > giovedì. 09.00 – 14.00
  • Venerdì > domenica e festivi 09.00 – 18.00 con ultimo ingresso 60 minuti prima della chiusura.

INFO

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