CUORE ROSSOBLÙ

di Giuseppe Tassi

di Giuseppe Tassi

Sassuolo-Bologna 1-1. Per il Bologna un punto difeso con i denti

Un sabato di passione porta al Bologna un punto difeso con i denti e col sudore

Sassuolo-Bologna 1-1. Per il Bologna un punto difeso con i denti

 

 

È destino che le sfide col Sassuolo somiglino a battaglie di cappa e spada, a intrecci romanzeschi, a duelli elettrici senza esclusione di colpi.
Questa volta la sferza del destino viene dal Var che richiama l’arbitro La Penna per un fallo del giovane Hickey con piede a martello.
Sotto la lente della telecamera l’impatto, ignorato in un primo tempo dall’arbitro, si colora di un profondo rosso che sembra decisamente severo.
Morale: Bologna in dieci dal trentesimo del primo tempo e partita completamente snaturata da una decisione molto fiscale.
A quel punto c’è fa gestire il vantaggio di 1-0 firmato da Soriano nel momento migliore del Bologna, cioè l’avvio di gara.
Bravo Barrow ad approfittare di una giocata suicida del Sassuolo e a recapitare palla sui piedi di Soriano.
L’espulsione di Hickey trasforma una partita equilibrata e aperta in un assalto all’arma bianca alla porta di Skorupski.
Il Bologna tiene il solo Barrow a galleggiare in avanti e Musa conferma che non ha ne’ la forza fisica né la malizia tecnica per far salire la squadra.
Così tutti chiusi nel fortino con De Silvestri che entra per rimettere in asse la difesa e Tomiyasu spostato sul lato sinistro, dove si muove Berardi.
Il Sassuolo stringe il Bologna in venti metri e trova con Caputo il gol del pareggio fra una selva di gambe tese.
Qui Sinisa si decide finalmente a spedire in campo Schouten, partito inspiegabilmente in panchina.
Con l’olandese accanto al tostissimo Dominguez la barricata mobile regge, mentre Palacio dà il cambio a Barrow.
La squadra adesso prova anche qualche ripartenza mentre dentro Fort Alamo Skorupski se la cava bene e Soumaoro si conferma solido e tempista.
Così arriva un punto conquistato con rabbia e furore, un pareggio che in altri tempi il Bologna non avrebbe saputo difendere.
Ma c’è il rovescio della medaglia. Già debole in costruzione, la squadra di Mihajlovic diventa impalpabile quando resta in dieci. Non ha una torre su cui appoggiare il gioco e la pressione avversaria non si allenta mai.
Resta il dubbio su come sarebbe andata la sfida senza l’espulsione di Hickey ma il Bologna deve crescere in qualità di gioco e continuità fisica se vuole rincorrere traguardi diversi dalla salvezza.

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