CUORE ROSSOBLÙ

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di Giuseppe Tassi

Prima della sosta azzurra 5 sconfitte su 7 partite sono decisamente troppe

Questa controversa sfida con il Napoli può schiudere alla squadra di Mihajlovic uno scenario nuovo

Prima della sosta azzurra 5 sconfitte su 7 partite sono decisamente troppe
Orsolini ipnotizzato da Ospina e il Bologna manca la rimonta con il Napoli indemoniato di Rino Gattuso.
Prima della sosta azzurra, le sconfitte sono cinque su sette partite.
Decisamente troppe.
Eppure questa controversa sfida con il Napoli può schiudere alla squadra di Mihajlovic uno scenario nuovo.
É vero che dopo il gol di Osimhen, e fino al quarto d’ora finale, il Bologna è sembrato in balia dell’avversario, dominato da un Napoli agguerrito, abilissimo nel palleggio e fisicamente esplosivo, a dispetto dell’impegno di giovedi in Europa League.
Il gol di Koulibaly, poi annullato dal Var, sembrava il giusto premio a una supremazia che si è tradotta in momenti di autentico assedio.
Poi Mihajlovic ha finalmente tirato fuori le sue qualità di stratega, inventando una formula capace di rivitalizzare il Bologna: difesa a tre (finalmente) centrocampo a cinque con Orsolini e il baby Vignato esterni e Soriano a fare da pendolo verso le due punte, Barrow e Palacio. Con Svanberg al posto di Dominguez e questa nuova fisionomia tattica, la squadra ha preso coraggio, vitalità e sfiorato più volte il gol fino allo scellerato errore di Orsolini.
A volte il campo e le contingenze ti aiutano a trovare la strada giusta, ti indicano la via della rinascita.
Ora tocca a Mihajlovic insistere con una formula che garantisce maggiore protezione alla difesa e una diversa elasticità quando il Bologna recupera palla.
Se poi dentro questo progetto di futuro anche Vignato dovesse crescere in fretta, aspettiamoci di risalire la classifica. Ce n’è un dannato bisogno.

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