CUORE ROSSOBLÙ

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di Giuseppe Tassi

Il quinto pareggio di fila del Bologna (2-2) è figlio sopratutto di due episodi

L’ingenuita’ di Svanberg che ha cambiato la storia della partita

Il quinto pareggio di fila del Bologna (2-2) è figlio sopratutto di due episodi

Un gol regalato da Da Costa e un secondo tempo intero da Svanberg.
Il quinto pareggio di fila del Bologna (2-2) è figlio sopratutto di due episodi: la papera del portiere (respinta corta e centrale) e l’espulsione del giovane centrocampista svedese in avvio di ripresa.
Peccato doppio perché il Bologna butta via l’occasione per risalire la classifica e riprendere confidenza con la vittoria.
È brava la squadra di Mihajlovic ad annullare il primo handicap (la topica di Da Costa), firmando proprio con Svanberg il meritato 2-1.
Il risultato é figlio di una perfetta strategia di gioco, con il Bologna che aspetta l’Udinese senza il solito frenetico pressing, per provare a colpirla in contropiede. Tomiyasu firma il vantaggio di testa su calcio da fermo e poi il Bologna produce pericoli in serie con un ispirato Orsolini e con il soito Svanberg, fino alla magnifica azione del raddoppio, dove Palacio ispira da destra, Barrow (fin li piuttosto opaco) rifinisce con un assist- gioiello che lo svedese trasforma in gol.
Ci sarebbero tutte le premesse per un grande secondo tempo ma il cartellino rosso a Svanberg altera gli equilibri della partita, lasciando il Bologna in dieci per tutta la ripresa.
Senza un uomo di rottura a centrocampo (Dominguez é squalificato e Poli ancora non al meglio ) Mihajlovic arretra Soriano e allestisce una barricata anni Sessanta. L’Udinese indemoniata si rovescia come un fiume in piena contro la difesa del Bologna, che questa volta dimostra grande tenuta con Danilo e un sorprendente Paz. Ma in compenso non c’e mai un alleggerimento o un contropiede degno di questo nome.
Neppure la difesa a cinque, con il redivivo Calabresi in campo e la buonissima prestazione di Vignato (che avvicenda Barrow), riescono ad evitare il pareggio.
Che arriva a tempo scaduto per una sfortunata deviazione di Hickey.
L’Udinese che aveva colpito un palo con Mandragora raccoglie in extremis il frutto di una pressione asfissiante.
E Sinisa resta lì a interrogarsi sull’ingenuita’ di Svanberg che ha cambiato la storia della partita.
Ma deve farsi domande anche sul suo Bologna improvvisamente remissivo e incapace di affacciarsi al tiro per un tempo intero.
Forse con un centravanti di ruolo, capace di farsi valere di testa e di aiutare la squadra a salire, questa sarebbe stata una vittoria.
Ecco perché al mercato é proibito fare da spettatori.

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