CUORE ROSSOBLÙ

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di Giuseppe Tassi

Bologna – Verona 1-0. Dopo 8 partite il Bologna riassapora la vittoria

Zorro e il samurai. Dopo otto partite il Bologna riassapora la vittoria

Bologna – Verona 1-0. Dopo 8 partite il Bologna riassapora la vittoria

Zorro e il samurai.
Dopo otto partite il Bologna riassapora la vittoria grazie soprattutto a Soriano, la Volpe, e a Tomiyasu, mastino insuperabile di una difesa che ritrova anche Skorupski.
Zorro mette in scena una partita superlativa, inventa calcio e spende generosità e talento in ogni zona del campo.
É sempre lui a propiziare il rigore, avventandosi come una volpe sulla corta respinta della difesa veronese.
Tocca a Orsolini, che poco prima si era visto respingere un tiro a colpo sicuro, trasformare dagli undici metri con grande sicurezza.
La stessa serenità che il Bologna ostenta per gran parte della gara.
La lettura di Mihajlovic é lucida: aggredire gli avversari con un attacco mobile, dove Barrow fa il centravanti al posto di Palacio, Orsolini e l’ottimo Vignato gli esterni e Soriano l’incursore.
E poi chiudere il centrocampo a doppia mandata con Schouten e Dominguez per strangolare la manovra del Verona.
Il sollecito vantaggio favorisce il piano d’azione rossoblu.
Il Bologna si schiaccia su due linee molto strette e chiude ogni spazio d’azione al Verona, incalzato dagli urli belluini di Juric. Ma questa volta, aggrappata a uno straripante Tomiyasu, la banda Mihajlovic mantiene inviolata la porta: una rarità nel campionato-record per gol subiti.
E quando Kalinic approfitta dell’unica svista difensiva, Skorupski ricorda al mondo che fra i pali é sempre un signor portiere. Una prestazione di squadra davvero importante contro un avversario spigoloso e con dieci punti in più in classifica, almeno fino a ieri.
Unico neo, l’appannamento fisico del secondo tempo e l’incapacità di ripartire in velocità una volta rubata palla al Verona. Orsolini, in netta crescita, potrebbe firmare il raddoppio nell’unica occasione importante della ripresa, prima dei cambi finali.
Senza perdere di vista il mercato, e con un occhio al centravanti (che resta obiettivo imprescindibile), godiamoci Juve e Milan. Due sfide stellari per capire se questo Bologna é ancora capace di sognare

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