CUORE ROSSOBLÙ

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di Giuseppe Tassi

Bologna-Genoa 2-2: prova di squadra importante quella del Bologna, che avrebbe meritato il successo

Otto punti sono un bottino importante in un campionato spesso imprevedibile

Bologna-Genoa 2-2: prova di squadra importante quella del Bologna, che avrebbe meritato il successo

 

Bologna’s Marko Arnautovic (L) and Genoa’s Nicolò Rovella (R) in action during the Italian Serie A soccer match Bologna FC vs Genoa CFC at Renato Dall’Ara stadium in Bologna, Italy, 21 September 2021. ANSA /SERENA CAMPANINI

Il cuore di Arnautovic disegnato con le mani e la grande ombra di Romano Fogli che incombe sullo stadio.

Sarebbe lo scenario perfetto per la vittoria del Bologna sul Genoa.
Ma un minuto dopo il rigore trasformato dal bomber austriaco uno scellerato intervento di Bonifazi su Kallon offre al veterano Criscito il penalty del 2-2 finale.

Un rigore magari generoso ma la sbracciata inutile del difensore rossoblu è evidente.

Mihajlovic non ci sta, vomita improperi e insulti e l’arbitro lo espelle.
Sinisa si ferma nel tunnel e di lì contempla la seconda parata monumentale di Sirigu (dopo un miracolo su Di Silvestre) che nega a Soriano il gol della vittoria in extremis.
Il Bologna smaltisce lo shock di San Siro con una gara solida ed equilirata, giocata con intensità crescente dopo un avvio timido.

Il gol di Hickey, tra i più deludenti con l’Inter ma efficacissimo col Genoa, sembra il preambolo di una vittoria inseguita con tenacia.

Ma qui arriva il primo peccato: un retropassaggio inutile di Orsolini, per la maledetta smania di giocare dal basso, innesca il cross di Criscito, con Destro bravo a svettare fra le mozze torri rossoblu, Medel e Bonifazi. E poco dopo paratissima di Skorupski sul solito Destro che svetta di testa .

Scampata la paura, con una smazzata di cambi Sinisa rimette le ali al Bologna: Vignato, Sansone e Dijks aggiungono cuore e bollicine mente Skov Olsen resta il solito principe triste.

La svolta del rigore, trasformato con sicurezza da Arnautovic per un placcaggio su Sansone a centro area, sembra definitiva perché matura a 5 minuti dal fischio finale.
Poi la coda maligna e avvelenata con tutti i rimpianti rossoblu.
Prova di squadra importante quella del Bologna, che avrebbe meritato il successo.

Più solido e organizzato il centrocampo con Dominguez come perno del gioco.

La difesa è più schermata e protetta ma paga i limiti e le distrazioni di Bonifazi.
In attacco Arnautovic brilla soprattutto per carisma e dedizione, anche perché è assistito pochissimo dagli esterni.

Orsolini e Barrow restano desaparecidos dopo cinque giornate di campionato, mentre fra i ricambi brilla la stella di Vignato con il suo brio e la voglia di lasciare il segno.

Otto punti sono un bottino importante in un campionato spesso imprevedibile.
Rabbia e rammarico teniamoli in serbo…

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