Da quattro anni a Nemi si tiene COEX , un festival delle arti visive.

COEX – Festival delle arti visive / quarta edizione

Nemi è un piccolo storico Borgo nel cuore dei Castelli Romani, il più piccolo comune della Città Metropolitana di Roma Capitale.

Da quattro anni a Nemi si tiene COEX (nel logo CO è cerchiato di rosso), un festival delle arti visive.

E’ un festival che nasce nel 2018 per valorizzare le sinergie tra opere e discipline diverse, basato sulle arti visive: fotografia, pittura, scultura, installazione.

Il festival sarà occasione per vedere ma anche per ascoltare e partecipare a incontri, workshop, seminari, spettacoli, shootings e tanto altro.

Infatti, scambio, opportunità e formazione sono i cardini su cui ruota la filosofia del progetto e dell’evento.

Nei tre giorni del festival Coex animerà l’intero paese, creando un forte collegamento con il territorio, la sua rigogliosa natura e le sue radicate tradizioni.

Le vie e piazze del Borgo ospiteranno laboratori e passeggiate fotografiche.

Palazzo Rispoli invece sarà sede per varie mostre, conferenze, incontri, letture e performances.

Inoltre, Palazzo Rispoli sarà la sede che ospita, come da tradizione di COEX, l’installazione che rappresenta il focus dell’intero evento, cuore della manifestazione.

Nella prima edizione l’installazione fu realizzata da due artisti della corda ed

era una enorme ragnatela in cui i fili collegavano opere ed autori, creando una convergenza anche fisica e materiale tra i temi.

Nella seconda edizione un grande artista che lavora con la luce, ha realizzato un’installazione moderna, che ha sfruttato lo spazio fisico e la luce solare per creare effetti particolari in collegamento con le opere degli autori.

Nella terza edizione è stato un giovane talentuoso scenografo a ricreare

un assembramento creativo di sagome ed opere collegate tra di loro da un importante tema sociale: l’identità.

Installazione perfettamente in linea con la particolarità del periodo,

Quest’anno il tema dell’Installazione sarà nuovamente e profondamente legato alla crisi sociale che sta vivendo l’umanità, ponendo l’attenzione sulle misure restrittive a cui tutti i popoli della terra, chi più chi meno, sono sottoposti a causa

dell’emergenza sanitaria

L’installazione sarà uno stimolo a riflettere sui concetti di società, libertà e diritto.