Una straordinaria rassegna di artiste donna che hanno segnato la storia dell’arte dal secondo Ottocento ai giorni nostri.
CLOSE-UP
La mostra CLOSE-UP, che la Fondation Beyeler ospiterà dal prossimo autunno, è dedicata a nove artiste le cui opere occupano posizioni preminenti nella storia dell’arte moderna dal 1870 fino a oggi.
È questo, infatti, il periodo all’inizio del quale in Europa e negli Stati le donne artiste sono per la prima volta riconosciute come professioniste a pieno titolo.
La mostra si concentra su artiste accomunate dalla predilezione per la figura umana rappresentata in ritratti o autoritratti.
Straordinario è l’elenco delle artiste in mostra.
La francese Berthe Morisot (1841-1895) e l’americana Mary Cassatt (1844-1926), entrambe attive negli anni 1870 e 1880 a Parigi, all’epoca la Mecca della produzione artistica.
La prima fu allieva di Jaen Baptiste Camille Corot, amica e cognata di Edouard Manet, la seconda amica e allieva di Degas.
La tedesca Paula Modersohn-Becker (1876-1907), che a partire dal 1900 circa e fino al 1907 gravitava tra la metropoli parigina e la località di Worpswede nella Germania del nord.
Morta giovanissima fu tra le principali esponenti del primo Espressionismo.
Lotte Laserstein, nata a Pasłęk, Polonia nel 1898 e morta in Svezia nel 1993, fu presente dal 1925 circa fino al 1933 sulla grande scena berlinese durante la Repubblica di Weimar.
La messicana Frida Kahlo (1907-1954), attiva dalla fine degli anni 1920 fino al 1950 a Città del Messico.
Frida è stata moglie del massimo pittore messicano Diego Rivera, amica di artisti e intellettuali del suo tempo e figura iconica dell’impegno femminile nella politica.
L’americana Alice Neel (1900 – 1984), famosa per i suoi ritratti espressionisti, dalla fine degli anni 1920 agli inizi degli anni 1980 ha lavorato prima a Cuba e poi a Manhattan, muovendosi fra il Greenwich Village, lo Spanish Harlem e l’Upper West Side.
L’olandese di origine sudafricana Marlene Dumas (1953), cresciuta negli anni bui dell’apartheid e residente dal 1976 ad Amsterdam.
Dumas è conosciuta per certi ritratti e scene erotiche che intendono turbare il mondo dell’arte contemporanea.
L’americana Cindy Sherman (1954) fotografa e regista attiva a New York, nuova fucina dell’arte contemporanea occidentale alimentata da una nuova generazione di artisti.
L’americana Elizabeth Peyton (1965), conosciuta per i suoi ritratti intimi e su piccola scala di celebrità, amici e personaggi storici, che dagli anni 1990 si divide tra New York e l’Europa occidentale.