La prima grande mostra a Parigi di una fotografa impegnata nella difesa delle popolazioni indigene brasiliane
Claudia Andujar The Yanomami Struggle
Creata nel 1984 da Alain Dominique Perrin, a quei tempi presidente del celebre marchio di lusso Cartier, la Fondation Cartier pour L’art contemporain è ospitata in un affascinante edificio in vetro e acciaio progettato da Jean Nouvel.
E’ un importante centro espositivo dedicato alle diverse espressioni dell’arte e della cultura contemporanea
La Fondazione dal 30 gennaio al 10 maggio 2020 ospita la più grande mostra fino ad oggi dedicata all’opera di Claudia Andujar.
Claudia Andujar è nata a Neuchâtel, in Svizzera, nel 1931 e attualmente vive e lavora a San Paolo.
Durante la seconda guerra mondiale, il padre di Claudia, un ebreo ungherese.
Fu deportato a Dachau dove fu ucciso insieme alla maggior parte dei suoi parenti paterni. Claudia Andujar fuggì con sua madre in Svizzera per immigrare poi negli Stati Uniti nel 1946.
Nel 1955 si è trasferita in Brasile dove ha iniziato la sua carriera come fotoreporter.
La mostra presso la Fondazione Cartier esplora lo straordinario contributo di Claudia Andujar all’arte della fotografia, nonché il suo ruolo principale come attivista per i diritti umani nella difesa degli Yanomami.
L’esposizione riunisce oltre 200 fotografie distinte in due sezioni che riflettono la duplice natura di una carriera impegnata sia nell’arte fotografica che nell’attivismo civile.
La prima sezione presenta le fotografie dei suoi primi sette anni vissuti con gli Yanomami, mostrando come ha affrontato le sfide dell’interpretazione visiva di una cultura complessa.