Città irreale

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- DATA FINE: 08/08/2021

- LUOGO: SAN GALLO (Svizzera) – Kunst Museum St.Gallen

- INDIRIZZO: Kunstzone in der Lokremise Grünbergstrasse 7 CH-9000 St.Gallen

- TEL: +41 71 277 88 40

Città Irreale è una mostra collettiva che fa riflettere sulla necessità di scoprire nuove forme di convivenza

Città irreale

 

Città irreale, Installation view
Città irreale, Installation view

 

La pandemia da COVID19 ha posto la società di fronte ad enormi sfide all’umanità in ogni parte del pianeta.

I devastanti effetti sulla salute, le conseguenze sociali, culturali ed economiche che hanno accompagnato l’umanità negli ultimi due anni, non scompariranno tanto facilmente.

Allo stesso tempo, gli operatori culturali devono trovare nuove forme di convivenza civile che cancelli il peso dell’”isolamento sociale”.

Da qui è nata l’idea di un’insolita coproduzione interdisciplinare il Teatro e il Museo d’Arte/Kunstmuseum Sankt Gallen.

Nella mostra Città irreale sono esposte dal 6 febbraio opere di grandi dimensioni e sculture provenienti dai fondi dello stesso Kunstmuseum, che si relazionano ad un complesso contesto sociale.

Il visitatore si trova di fronte a una mostra collettiva con opere di Nina Beier, Christoph Büchel, Bob Gramsma, Alex Hanimann, Sara Masüger, Jessica Stockholder.

Gli oggetti d’arte diventano spazi di riflessione in una Città Irreale, una città che non esiste, ma potrebbe esistere.

Sulla base dei problemi che dobbiamo affrontare durante la pandemia, la mostra pone domande sugli effetti sulla coesione sociale.

In un audio tour teatrale, le opere diventeranno scene animate acusticamente e spazi di vita per cittadini immaginari di una città irreale, una città che non esiste, ma potrebbe.

Sono tanti i temi che la Pandemia ha fatto emergere in tutta la loro gravità.

Situazioni private precarie, speranze deluse, tende chiuse, quarantena, disastri nelle unità di terapia intensiva di questo mondo, teorie del complotto, divario di genere, differenze sociali aperte, rivolta, stati di emergenza, cambiamenti nella politica di potere

I volti dietro le maschere e i corpi a distanza – il potenziale nemico sotto forma di virus pronto a saltare nell’altro … e se ci abituassimo?

O al contrario: e se questo stato miserabile ci rendesse più solidali, più consapevoli, più amorevoli?

Come cambierà la convivenza su questo pianeta?

I moduli architettonici vanno dalle abitazioni elementari (Büchel, Masüger) agli aspetti della mobilità globale (Gramsma) ad un ambiente composto da oggetti della vita quotidiana (Stockholder).

I piedistalli in metallo di Nina Beier provenienti da monumenti di cavalieri esistenti porteranno l’attenzione sul discorso sui monumenti nello spazio pubblico.

L’ensemble Conversation Piece a grandezza naturale di Alex Hanimann, che raffigura cinque giovani in pose tipiche della generazione Z, porterà la mostra nell’atrio della Ostschweizer Fachhochschule.

La casa dell’attrito (Pumpwerk Heimat) di Christoph Büchel nella vicina torre dell’acqua funziona come un’installazione opprimente e scomoda che fa riferimenti sfidanti alla vita domestica.

 

ORARI DI APERTURA

  • Da lunedì a sabato ore 13.00 – 20.00
  • Domenica ore 11.00 – 18.00

INFO

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