CHROMOTHERAPIA. (La fotografia a colori che rende felici)

- DATA INIZIO: 28/02/2025

- DATA FINE: 09/06/2025

- LUOGO: Villa Medici/Accademia di Francia - Roma

- INDIRIZZO: Viale della Trinità dei Monti, 1 - Roma

- TEL: (+39) 06 67 611

La storia della fotografia a colori lungo tutto il XX secolo attraverso lo sguardo acuto di 20 artisti

Villa Medici/Accademia di Francia di Roma ospita la mostra CHROMOTHERAPIA. (La fotografia a colori che rende felici)

 

Villa Medici/Accademia di Francia di Roma ospita la mostra CHROMOTHERAPIA. (La fotografia a colori che rende felici)
Maurizio Cattelan & Pierpaolo Ferrari, TOILETPAPER. Courtesy of TOILETPAPER

 

Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia a Roma, dal 2016 ha avviato il programma ART CLUB, ciclo di esposizioni che presenta il lavoro di artisti contemporanei internazionali sotto forma di interventi visivi e plastici negli spazi storici di Villa Medici: le logge, i giardini e la gipsoteca.

Dal 28 febbraio 2025 la Villa ospita una grande mostra fotografica con un curatore d’eccezione, Maurizio Cattelan, che svolge con rigore questo ruolo assieme a Sam Stourdzé.

Si tratta di CHROMOTHERAPIA (La fotografia a colori che rende felici), mostra collettiva che ripercorre la storia della fotografia a colori lungo tutto il XX secolo attraverso lo sguardo acuto di 20 artisti.

L’itinerario espositivo, articolato in 7 sezioni, ci trasporta in mondi vibranti e saturi in cui il colore colpisce la retina e mette in gioco l’intelletto.

I venti fotografi sono distribuiti in queste sette sezioni:

  • EARLY BIRDS con opera di Erwin Blumenfeld, Harold Edgerton, Yevonde Middleton e Toiletpaper;
  • RAINING CATS AND DOGS con opera di Walter Chandoha, William Wegman e Toiletpaper;
  • GLOSSY con opera di Guy Bourdin, Hiro e Toiletpaper;
  • FEMME FATALE con opera di Adrienne Raquel, Miles Aldridge, Juno Calypso, Alex Prager e Toiletpaper;
  • STRANGER THINGS con opera di Arnold Odermatt, Sandy Skoglund
  • FOODORAMA con opera di Martin Parr e Toiletpaper;
  • MAKE A FACE con opera di Hassan Hajjaj, Ouka Leele, Pierre et Gilles, Ruth Ossai e Toiletpaper.

Spesso denigrata e raramente presa sul serio, la fotografia a colori ha in realtà permesso ai fotografi di sbizzarrirsi, di mettere mano alla loro tavolozza per ridipingere il mondo.

 Sono in tanti a essersi liberati dai vincoli documentaristici del mezzo fotografico per esplorare le comuni radici dell’immagine e dell’immaginario, flirtando con il pop, il surrealismo, il bling, il kitsch e il barocco.

La conquista del colore in fotografia segue di poco l’invenzione del mezzo con i primi esperimenti a scopo scientifico a metà del XIX secolo.

 Nel 1907 fu messo a punto il primo procedimento fotografico industriale a colori grazie all’autochrome, creato dai fratelli Lumière.

È l’inizio di un secolo di sperimentazione cromatica: dalle scene ordinarie alle riflessioni filosofiche e politiche, il colore trascende il semplice strumento per diventare elemento narrativo essenziale.

Che si tratti di amplificare i dettagli di una scena quotidiana, di ridefinire i codici di bellezza delle riviste o di immortalare soggetti impegnati, la fotografia a colori offre una visione intensamente cromatica del mondo.

Tale varietà di sguardi e di pratiche rivela un comune filo conduttore: la volontà di mostrare le cose in modo diverso, infondendo nelle immagini la vita e l’emozione che solo il colore può trasmettere.

Nelle sette sezioni i venti artisti in mostra guidano il visitatore in queste emozioni.

ORARI DI APERTURA

  • Mercoledì > lunedì 10.00 – 19.00

INFO

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