Una mostra dedicata alla presenza di tanti artisti stranieri a Parigi dall’inizio del XX secolo, al loro vivere i fervori culturali della città e ai loro rapporti umani ed artistici. Tutto questo è stato nel mondo dell’arte la Scuola di Parigi.
Chagall, Modigliani, Soutine & Cie, L’École de Paris (1900-1939)
Il Museo d’Arte Moderna di Céret è stato creato nel 1950 e costruito attorno a un gran numero di artisti che hanno soggiornato a Céret dal 1910.
Céret partecipa infatti all’avventura artistica moderna, accogliendo nel 1910 tre artisti che con la loro presenza attirano altri artisti per soggiorni temporanei, rendendo così la città un centro di importanza culturale.
Questi erano lo scultore Manuel Martinez Hugué (detto Manolo), il compositore Déodat de Séverac e l’artista e collezionista Frank Burty Haviland.
Il Museo si è guadagnato negli anni un buon prestigio anche per il livello delle mostre temporanee organizzate.
Questo ha permesso al Museo di avere prestiti importanti per organizzare la mostra Chagall, Modigliani, Soutine & Cie, L’École de Paris (1900-1939), inaugurata il 9 luglio e aperta fino al 13 novembre 2022.
La mostra è dedicata al contributo decisivo degli artisti di origine straniera alla scena artistica parigina durante la prima metà del XX secolo.
La Scuola di Parigi rispecchia la straordinaria proliferazione artistica dovuta alla presenza fin dall’inizio del secolo di numerosi artisti provenienti da tutta Europa e non solo nella capitale francese.
La mostra si concentra a sua volta sui movimenti a cui hanno contribuito questi nuovi arrivati (Fauvismo, Cubismo e Astrazione), ma anche su raggruppamenti topografici, talvolta favoriti da comuni origini nazionali (La Ruche e Montparnasse), o ancora sui generi artistici privilegiati che sono il ritratto o il paesaggio urbano, qui illustrato dalla fotografia.
La mostra è resa possibile per la collaborazione del Centro Pompidou di Parigi e garantita nella sua qualità dal livello del curatore Christian Briend, Responsabile del Servizio Collezioni Moderne e Curatore Generale del Patrimonio al Centre Pompidou.