Chagall. Il colore dei sogni

- DATA INIZIO: 30/09/2023

- DATA FINE: 13/02/2024

- LUOGO: VENEZIA MESTRE – Centro Culturale Candiani.

- INDIRIZZO: Piazzale Candiani,7

- TEL: +39 041 238 6111

Prosegue la fortunata attività espositiva concepita da Fondazione Musei Civici per la città di Mestre intorno ai Maestri del Novecento

Chagall. Il colore dei sogni – Mostra Mestre

 

Mostra Chagall Mestre
Installation view

 

VENEZIA MESTRE – Centro Culturale Candiani. Piazzale Candiani,7

Dal 30/09/2023 al 13/02/20243

Prosegue con Chagall la fortunata attività espositiva concepita da Fondazione Musei Civici per la città di Mestre intorno ai Maestri del Novecento.

Dal 30 settembre viene presentata infatti la mostra Chagall. Il colore dei sogni.

L’esposizione è curata dalla direttrice di Cà Pesaro Elisabetta Barisoni e si basa sui capolavori conservati a Ca’ Pesaro, ai quali sono affiancati importanti opere di Chagall provenienti da prestigiose collezioni internazionali come l’Albertina di Vienna, il Musée National Marc Chagall di Nizza, il Museo di Belle Arti di Budapest e l’Israel Museum di Gerusalemme

La mostra intende indagare sull’arte di Chagall come pittore del sogno, trionfo di fantasia, movimento e colore.

Articolata in sei sezioni la mostra è costruita avendo in Chagall un filo rosso che unisce opere ed artisti che hanno sentito la propria produzione in termini simili ai suoi, o che da lui hanno preso spunto per sviluppare la propria arte nelle più diverse direzioni.

La prima sezione prende avvio da Il sogno simbolista, che si confronta con  la poesia onirica di Odilon Redon, l’arte d’idea di Cesare Laurenti e la scultura di Adolfo Wildt.

La seconda è concentrata su Il Rabbino di Ca’ Pesaro per la prima volta affiancato a Vitebsk. Scena di villaggio della collezione Batliner presso l’Albertina di Vienna.

Ricca è la sezione Artisti in esilio che affronta il tema dell’emigrazione verso gli Stati Uniti da parte di numerosi autori obbligati a lasciare l’Europa durante gli anni dell’antisemitismo in Germania e Italia.

Il lavoro di Chagall è messo a confronto con le emergenze cubiste e costruttiviste dalle sculture di Ossip Zadkine, fino ad arrivare al Surrealismo di Max Ernst che guardò a Chagall come punto di partenza imprescindibile della propria arte.

Il tema dell’amore e del colore è al centro della quarta sezione dove le ricerche di Chagall si confrontano con l’espressionismo europeo, rappresentato da Emil Nolde.

Non possono poi mancare le opere di natura religiosa, come le illustrazioni di Marc Chagall per la Bibbia commissionategli da Ambroise Vollard, provenienti dal Musée National Chagall di Nizza.

Il tema del sacro, sviluppato nella quinta sezione della mostra, così importante nella produzione di Chagall, accomuna autori internazionali provenienti da tradizioni pittoriche molto distanti.

Vicini per la riflessione su Cristo, la Croce e il portato spirituale dell’esistenza sono i capolavori, restaurati per l’occasione, del francese Georges Rouault, del belga Frank Brangwyn, dello svedese Veikko Aaltona e dell’ungherese István Csók, opere presenti nella collezione di Cà Pesaro che arrivavano da acquisti in occasione delle Biennali.

Si chiude infine con le atmosfere della sesta sezione tutta all’insegna della fantasia, illogica, istintiva e gioiosa, che fa riferimento al progetto grafico sulle Favole di La Fontaine realizzato da Chagall negli anni Venti del secolo scorso.

Questa sezione mostra le visioni fantastiche di George Grosz e le riflessioni, tra favole e mito, presenti in Félicien Rops, Frank Barwig e Mario De Maria, ma anche le atmosfere oniriche, presenti nella seconda metà del secolo nella scultura di Claudio Parmiggiani, nella pittura di Corrado Balest e di Carlo Hoellesch.

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