Una mostra sull’interpretazione del Cenacolo nell’arte per il Giubileo 2025
Sala Nevera e Spazio Art Cafè di Saronno ospitano la mostra Cenacoli. Da ANDREA DA SARONNO a ANDY WARHOL, fino al 25 giugno

In occasione del Giubileo 2025 il comune di Saronno, con la collaborazione dell’Associazione Flangini propone in Sala Nevera di Casa Morandi e nello spazio Art Cafè una mostra particolare che unisce arte, fede e cultura pop.
La mostra, dal titolo Cenacoli. Da Andrea da Saronno a Andy Warhol, è curata dal critico e storico dell’arte Antonio d’Avossa e rimane aperta dal 13 aprile al 25 giugno 2025.
La scelta del tema – Cenacoli – non è stata casuale; infatti, il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli è una delle chiese giubilari di quest’Anno Santo ed ospita un Cenacolo ligneo opera cinquecentesca di Andrea da Saronno e Alberto da Lodi.
La mostra presenta infatti opere d’arte che partendo dal 1531 con il Cenacolo del Santuario, arrivano al ‘700 e ‘800 con alcune incisioni gentilmente prestate dall’Accademia delle Belle Arti di Brera.
Si conclude poi con una panoramica di artisti contemporanei a voler riconfermare il carattere internazionale della mostra e il suo ampio panorama storico.
L’esposizione si sviluppa in due sedi oltre al Santuario, con opere che esplorano il tema de Il Cenacolo in forme inedite e sorprendenti.
Il viaggio inizia allo Spazio Art Cafè, dove sono esposte incisioni sette-ottocentesche concesse dall’Accademia di Brera, e prosegue alla Sala Nevera di Casa Morandi, cuore della mostra, che ospita opere di arte moderna e contemporanea, installazioni e filmati.

Opere d’arte diverse s’intersecano con l’esposizione di curiosi oggetti pop provenienti anche da Cina, Russia, Usa (magliette, skateboard, orologi, mobile case, tra i tanti) insieme a circa cinquanta foto di cenacoli tatuati su corpi umani, testimoniano la popolarità trasversale di questa immagine religiosa.
Gli artisti presenti in mostra appartengono al panorama italiano taliano ed internazionale, esprimono le diverse poetiche, tecniche artistiche, culture e provenienze: Joseph Beuys, Adolphe Braun, Giulio De Mitri, Antonio Di Biase, Gabriele DiMatteo, Barbara Fässler, Jacob Frey, Fabrizio Garghetti,Paul Goodwin, Maurice Henry, Jiri Kolar, David LaChapelle, Eris Mone, Raffaello Morghen, Tomoko Nagao, Hermann Nitsch, Nicola Pankoff, Guido Peruz, Andrea Solario, Daniel Spoerri,Rudolf Stang, Christian Tobas, Wolf Vostell, AndyWarhol, Uli Weber.
Presso il museo della ceramica G: Gianetti è poi esposta l’opera di Ugo La Pietra “L’ultima cena”, esposta nella sala principale del museo, sopra la porta.