La chitarra elettrica: evoluzione e importanza dell’effettistica

La nascita della chitarra elettrica e la sua evoluzione fino ai tempi odierni ha influenzato la storia della musica. L’esigenza di amplificare la chitarra è stata dettata soprattutto da esigenze di “farla sentire” quando doveva confrontarsi con il volume di altri strumenti. La storia della chitarra elettrica parte in America: il primo pick-up magnetico fu inventato da George Beuchamp nel 1931 e successivamente fu Adolf Rickenbecker a iniziare sperimentazioni per elettrificare la chitarra. La prima chitarra prodotta, in seguito a varie sperimentazioni, fu la Gibson ES-150 caratterizzata dal corpo cavo, vuoto (hollow-body) e inventata da Charlie Christian considerato il padre della chitarra Jazz. In Italia la prima chitarra elettrica fu costruita nel 1937 ad opera di Airoldi di Galliate, che usò come sistema di amplificazione una normale radio. Alla fine degli anni ’40 Leo Fender realizza la sua prima chitarra modulare costruita con un corpo solido, e il 1953 è l’anno di nascita della Stratocaster che a tutt’oggi non presenta sostanziali modifiche rispetto al modello originale.

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Censura vs Banksy – Simpson

Sono “in vita” da oltre 20 anni, ma riescono ancora a far discutere. Si tratta dei Simpson, che hanno suscitato più di qualche polemica a causa della sigla speciale, facendo scattare la censura. La più popolare e amata famiglia americana sta facendo discutere per una sigla giudicata troppo forte dalle associazioni e dal network stesso, la Fox. Il filmato è opera, oltre che del “papà” della saga, Matt Groening, anche dell’artista britannico Banksy famoso per i suoi graffiti. La puntata incriminata, che si chiama MoneyBart, è già andata in onda in America e sarà trasmessa in Gran Bretagna il prossimo 21 ottobre, ma è la sua sigla che ha destato non poche perplessità.  Dopo l’usuale susseguirsi di immagini che vedono Bart in punizione, Homer in fabbrica e Marge al supermercato con la piccola Maggie, la famiglia al completo è sul divano quando ha inizio una sequenza onirica in bianco e nero. Con una triste musica di sottofondo, scorrono immagini che mostrano bambini-schiavi costretti a produrre proprio il merchandise della serie.

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Sono “in vita” da oltre 20 anni, ma riescono ancora a far discutere. Si tratta dei Simpson, che hanno suscitato più di qualche polemica a causa della sigla speciale, facendo scattare la censura. La più popolare e amata famiglia americana sta facendo discutere per una sigla giudicata troppo forte dalle associazioni e dal network stesso, la Fox. Il filmato è opera, oltre che del “papà” della saga, Matt Groening, anche dell’artista britannico Banksy famoso per i suoi graffiti. La puntata incriminata, che si chiama MoneyBart, è già andata in onda in America e sarà trasmessa in Gran Bretagna il prossimo 21 ottobre, ma è la sua sigla che ha destato non poche perplessità.  Dopo l’usuale susseguirsi di immagini che vedono Bart in punizione, Homer in fabbrica e Marge al supermercato con la piccola Maggie, la famiglia al completo è sul divano quando ha inizio una sequenza onirica in bianco e nero. Con una triste musica di sottofondo, scorrono immagini che mostrano bambini-schiavi costretti a produrre proprio il merchandise della serie.

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L’Apprendista Stregone (recensione e trailer)

Nella New York dei nostri giorni, un giovane studente di college è costretto suo malgrado ad accettare un lavoro come assistente ed apprentista per lo stregone Balthazar Blake. Presso di lui, il ragazzo sarà addestrato a combattere contro le forze del male che incombono sulla moderna Manhattan, orchestrate da un altro stregone, il perfido Horvath. Uno spreco di risorse, di attori e di sceneggiatura. Parte promettendo una prova dignitosa, capace di intrattenere quei coraggiosi sfortunati che si aggirano disperati tra le sale cinematografiche d’agosto, che in Italia sono piene di film inutili e destinati all’oblio. Qualche idea carina, un paio di scene riuscite. Per il resto vuoto totale, dialoghi insignificanti, sviluppo narrativo noioso.

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Mostra del Cinema, Controcampo Italiano: 20 sigarette è il film vincitore

La Giuria della sezione Controcampo Italiano, presieduta da Valerio Mastandrea e composta da Susanna Nicchiarelli e Dario Edoardo Viganò, ha assegnato con parere unanime il Premio Controcampo Italiano al film 20 sigarette (Italia, 94′) di Aureliano Amadei, interpretato da Vinicio Marchioni, Carolina Crescentini, Giorgio Colangeli, con la seguente motivazione: “La densità del racconto ha il ritmo di una verità che, oltre ogni pregiudizio, diviene personale storia in cui si intersecano, con intelligenza e non senza qualche venatura di ironia, gli elementi dell’esercizio di libertà. Libertà dal proprio vissuto per inseguire un sogno, libertà dai propri pregiudizi per incontrare le persone, libertà dal proprio dolore per non indurre lo spettatore a sguardi prestabiliti”.

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Mostra del Cinema, Controcampo Italiano: 20 sigarette è il film vincitore

La Giuria della sezione Controcampo Italiano, presieduta da Valerio Mastandrea e composta da Susanna Nicchiarelli e Dario Edoardo Viganò, ha assegnato con parere unanime il Premio Controcampo Italiano al film 20 sigarette (Italia, 94′) di Aureliano Amadei, interpretato da Vinicio Marchioni, Carolina Crescentini, Giorgio Colangeli, con la seguente motivazione: “La densità del racconto ha il ritmo di una verità che, oltre ogni pregiudizio, diviene personale storia in cui si intersecano, con intelligenza e non senza qualche venatura di ironia, gli elementi dell’esercizio di libertà. Libertà dal proprio vissuto per inseguire un sogno, libertà dai propri pregiudizi per incontrare le persone, libertà dal proprio dolore per non indurre lo spettatore a sguardi prestabiliti”.

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MIchael Douglas: sconfiggero’ il cancro

In un’intervista rilasciata la scorsa notte durante il David Letterman show, Michael Douglas ha annunciato che il cancro alla gola che lo ha colpito ha raggiunto uno stato avanzato (fase 4) ma che con le cure adeguate l’attore avra’ ”l’80% delle possibilita”’ di sconfiggerlo. Il tumore ”si trova ad una fase 4, che e’ seria”, …

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In un’intervista rilasciata la scorsa notte durante il David Letterman show, Michael Douglas ha annunciato che il cancro alla gola che lo ha colpito ha raggiunto uno stato avanzato (fase 4) ma che con le cure adeguate l’attore avra’ ”l’80% delle possibilita”’ di sconfiggerlo. Il tumore ”si trova ad una fase 4, che e’ seria”, …

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Mostra del Cinema di Venezia: quest’anno in concorso l’Italia del presente e del passato

Sono passati esattamente 50 anni dall’anno Domini 1960. Un vero e proprio anno di grazia per il cinema italiano, che vide l’uscita nelle sale di alcuni capolavori indimenticati e ineguagliati: La dolce vita di Federico Fellini, L’avventura di Michelangelo Antonioni e Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti. Nel mezzo secolo successivo il cinema italiano ha attraversato fasi alterne: dalla “commedia all’italiana” anni ’60, al cinema impegnato degli anni ’70, fino al generale declino (con le dovute eccezioni) degli anni ’80-90. Ora è il momento di celebrare l’Italia che fu e – perché no – quella che sarà. E quale occasione migliore della Mostra del Cinema di Venezia?

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Pi greco – Il teorema del delirio

Maximillian Cohen (Sean Gullette), all’età di 6 anni, dopo aver guardato direttamente il Sole per troppo tempo ha rischiato di perdere la vista per sempre. Da quel giorno soffre di continui mal di testa e fa uso eccessivo di medicinali per ridurre i dolori. Matematico eccentrico e solitario, vive nella sua “tana-laboratorio” e l’unico suo …

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