Anthony Caro amava la musica, amava ascoltarla mentre lavorava e a fine secolo ha inserito strumenti musicali recuperati in sue sculture astratte.
CARO and music – Mostra Londra
LONDRA – Annely Juda Fine Art 3° e 4° piano dell’edificio in 23 Dering Street London W1S 1AW
Dal 09/03 al 06/05/2023
Fondata nel 1960 Annely Juda Fine Art ha sede a Londra e rappresenta artisti britannici, europei e internazionali contemporanei.
La galleria espone anche maestri delle avanguardie del XX secolo, specializzata in costruttivismo russo, Bauhaus e De Stijl.
Dal 9 marzo 2023 la galleria presenta la mostra Caro and music, selezione di opere dello scultore Anthony Caro (1924-2013), la mostra mette in luce l’importanza della musica come influenza durante la sua illustre carriera scultorea, e comprende opere datate dal 1971 al 2010 così come opere della serie Concerto della fine degli anni ’90 e primi anni 2000.
Durante tutta la mostra, la musica che Caro ha ascoltato verrà riprodotta nelle gallerie e sarà ascoltata mentre gli spettatori sperimentano le sculture.
Nel rendere espressivo il materiale fisico astratto del suo lavoro, Anthony Caro ha abbracciato un elemento vitale sia per la sua vita personale che creativa, vale a dire la presenza ispiratrice della musica.
Sia a casa che in studio, per Caro la musica era sempre presente.
Secondo Patrick Cunningham, assistente di Caro dal 1970 fino alla morte dello scultore nel 2013, “aveva bisogno di musica”. A Caro non solo piaceva ascoltare la musica mentre contemplava l’andamento delle sue sculture, ma, a quanto pare, ne traeva incoraggiamento o forse forza.
Il gusto musicale di Caro era incentrato quasi esclusivamente sul canone classico da Mozart ad Haydn, Beethoven, Schubert, Brahms, Handel e Bach.
A seconda del tipo di scultura che stava realizzando Caro ascoltava l’autore che sentiva più in sintonia con il suo lavoro del momento.
Nel 1999 Caro aveva portato in studio una serie di strumenti musicali che erano stati scartati e recuperati.
Questi includevano un corno francese, una tromba, un eufonio e vari altri appartenenti alla sezione degli ottoni delle orchestre.
Nel corso dell’anno successivo, questi strumenti apprezzati per le loro forme espressive e il materiale con cui sono stati realizzati, furono incorporati all’interno di sculture astratte conosciute collettivamente come la serie Concerto.