CARLO ZAULI. Faventia 10/12

- DATA INIZIO: 10/10/2024

- DATA FINE: 11/11/2024

- LUOGO: MILANO – Building Gallery

- INDIRIZZO: Via Monte di Pietà 23

- TEL: +39 02 89094995

Gillo Dorfles definì Zauli “tra i pochissimi ceramisti italiani che sono compiutamente scultori”

Building Gallery di Milano ospita la mostra CARLO ZAULI. Faventia 10/12, aperta al pubblico fino al 11 novembre

 

Building Gallery di Milano ospita la mostra CARLO ZAULI. Faventia 10/12, aperta al pubblico fino al 11 novembre
Opera in esposizione
Fonte:https://building-gallery.com/exhibitions/faventia-10-12-carlo-zauli/

 

Dal 10 ottobre 2024 all’11 novembre 2024, BUILDINGBOX ospita la mostra Faventia 10/12 dello scultore Carlo Zauli (Faenza, 1926-2002).

Sperimentatore di materiali, tecniche di cottura, smaltature e cromie, Zauli è stato tra gli artefici che hanno elevato la tradizione della ceramica a forma espressiva primaria, superando la secolare distinzione tra arti maggiori e arti minori che, purtroppo, era ancora viva nel panorama artistico della metà del Novecento.

Gillo Dorfles definì Zauli “tra i pochissimi ceramisti italiani che sono compiutamente scultori (anche se questa distinzione, in realtà, non ha più senso)”.

Il lavoro di Zauli, pur partendo da tecniche e prassi “tradizionali”, è ricco di sperimentazioni e afflati concettuali che hanno stravolto determinati dogmi e canoni.

In assoluta libertà l’artista ha proseguito le sue ricerche in campo scultoreo, elaborando anche dialoghi con l’architettura e lo spazio pubblico, non disdegnando progetti su scala industriale e l’attività̀ didattica.

E’ stato, con Bruno Munari, tra i fondatori, e poi anche Presidente, dell’ISIA – (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Faenza).

Nella seconda metà degli anni Cinquanta ottiene i primi smalti bianchi a 1200  gradi che porteranno poi ai famosi “Bianchi di Zauli”.

Negli anni Settanta l’artista elabora forme che si potrebbero definire “geometriche” – come Forma geometrica (1973) e Forma In (1975), le due opere in mostra, nelle quali sperimenta cromie dallo scuro al bianco-argento e bianco-crema o rosso mattone.

Sviluppate con slancio totemico, le linee e il gioco di pieni e vuoti di queste opere creano effetti plastici e ottici inusuali, alternando a volte dettagli “informi” uniti a “irregolarità” e “sbavature” che rendono più viva la materia e la composizione, rievocando sensazioni di un genuino arcaismo.

 Le sculture riescono quasi con naturalezza a ridefinire lo “spazio percettivo” del fruitore divenendo veri e propri “dispositivi spaziali”.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > sabato 10.00 – 19.00

INFO

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