I curatori polacchi hanno deciso di affidare la realizzazione del Padiglione Nazionale della Polonia alla 59^ esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia a
Małgorzata Mirga-Tas, la prima artista di origini ROM, chiamata a rappresentare il suo Paese.
Una scelta che, sfidando molti pregiudizi e stereotipi, presenta un quadro puntuale e senza pregiudizi della comunità Rom e attirando l’attenzione sul ruolo che le donne hanno svolto nella storia dei Rom.
La mostra Re-enchanting the World è il risultato di un incontro produttivo tra i curatori e l’artista che, per la sua realizzazione, si è ispirata agli affreschi rinascimentali della sala dei mesi di Palazzo Schifanoia a Ferrara, uno degli edifici più misteriosi dell’architettura europea.
Małgorzata Mirga-Tas ha realizzato una serie di quadri, collage di tessuto, patchwork di grande formato divisi, come a Ferrara, in tre parti che rivestono le pareti del padiglione.
I suoi collage di grande formato utilizzano spesso pezzi del guardaroba dei soggetti ritratti: frammenti di gonne, sciarpe o camicie, che diventano letterali portatori di storia.
La fascia superiore è costituita dalla serie Out of Egypt, ispirata alle incisioni seicentesche di Jacques Callot che presentavano atmosfere e descrizioni ostili ai rom. Non è infatti una novità che i ROM, vagabondi sconosciuti, suscitassero paura nella gente.
Con i suoi patchwork l’artista si sforza di cambiare simbolicamente questa narrazione, offrendo un punto di vista, libero da pregiudizi e stereotipi.
La fascia centrale affronta temi legati all’immagine dei ROM, l’astrologia e le carte dei Tarocchi.
Vi sono ritratti di donne rom legati a simboli e arcani di Palazzo Schifanoia.
La maggior parte delle donne ritratte sono di persone vicine all’artista tra cui sua madre, sua nonna, l’artista e amica Delaine Le Bas, l’attivista Nicoletta Bitu.
La fascia inferiore, invece, è una rappresentazione della vita quotidiana.
Sono patchwork che ritraggono in modo colorato e vivace la vita dei rom, principalmente la sua famiglia e i suoi amici nella zona polacca di Czarna Góra.
Il titolo della mostra richiama il libro di Silvia Federici Re-incantare il mondo. Femminismo e politica dei “commons” (2019).
Un libro che, secondo l’artista, richiama l’idea di ricostruire la comunità tra persone, fauna, flora, natura riportando il mondo sotto un nuovo incantesimo.
Da femminista attivista Małgorzata Mirga-Tas sottolinea che il ruolo principale in questo processo spetta alle donne, le meravigliose maghe delle leggende.