VENEZIA, 23.04 - 27.11 2022

BIENNALE ARTE 2022

IL LATTE DEI SOGNI

PADIGLIONE NAMIBIA – A Bridge to the Desert – BIENNALE ARTE 2022

 

Sede

  • ISOLA DELLA CERTOSA, spazi aperti

Curatore

  • Marco Furio Ferrario

Commissario

  • Marcellinus Swartbooi, Senior Art Education Officer of the Directorate of Arts: Ministry of Education, Arts and Culture

Artista

  • Collettivo RENN

A Bridge to the Desert è la mostra che rappresenta la prima partecipazione nazionale della Namibia all’ Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia.

La mostra si rifà un ampio progetto di Land art, dal titolo “The Lone Stone Men of the Desert”, opera del collettivo RENN costituito da un numero variabile di sculture stilizzate dalle sembianze umane che sono state disseminate a partire dal 2014 nella regione del Kunene del deserto del Namib, il più antico del Mondo.

Le sculture  in pietre del deserto e tondini di ferro, hanno fattezze umane stilizzate e gli autori hanno scelto di non firmarle in origine, identificandole solo con una frase e un numero.

Esse rappresentano le diverse culture, distanti, ma in cerca di un incontro per trovare insieme il posto del genere umano nella natura, raffigurata dal deserto stesso, che non è solo contesto di un’opera site-specific, ma parte integrante dell’opera stessa.

Questa unione di opera e contesto naturale ha in sé un’altra chiave di lettura fondamentale, considerando che solo due tipologie di osservatori possono entrare in relazione con l’opera: gli Himba – tra le ultime tribù umane a vivere ancora in uno stato pretecnologico – e i pochi, fortunati e coraggiosi viaggiatori che si spingono ad esplorare il deserto – per lo più appartenenti a gruppi sociali opposti agli Himba, con stili di vita fortemente tecnologizzati e urbanizzati.

La targhetta con il numero che identifica ogni scultura e la frase che la contraddistingue ci raccontano di un possibile incontro verso cui queste figure, come ponti verso il deserto, tendono.

Distanti chilometri di deserto l’una dall’altra, in luoghi meravigliosi e incontaminati, lontane da qualsiasi urbanizzazione, sembrano suggerire una riflessione sui “deserti” che separano le diverse culture umane e sulla necessità di un incontro tra di esse per discutere, come collettività̀, del posto occupato dal genere umano nella natura.

Punto di partenza del Padiglione è una mostra fotografica documentaristica, allestita presso l’antico Casello delle Polveri della Certosa, grazie alla collaborazione con Vento di Venezia, la società che gestisce il programma di rigenerazione dell’isola, La mostra presenta al pubblico una selezione di fotografie raffiguranti le sculture protagoniste del progetto di land art, o meglio, desert art: il possibile inizio di una tale nuova corrente – che prende elementi dalla street-art, dalla land-art e dalla pop-art – è argomentato nella curatela e nella mostra.

Il Padiglione si sviluppa poi attraverso un percorso di installazioni immersive distribuite negli ambiti più suggestivi dell’ambiente naturalke, invitando i visitatori a una caccia all’opera sull’isola, in modo analogo a come avviene nel deserto.

 

ORARI DI APERTURA

Giardini e Arsenale

  • dal 23 aprile al 25 settembre, ore 11.00 – 19.00
  • dal 27 settembre al 27 novembre, ore 10.00 – 18.00
  • Chiuso il lunedì (tranne i lunedì 25 aprile, 30 maggio, 27 giugno, 25 luglio, 15 agosto, 5 settembre, 19 settembre, 31 ottobre, 21 novembre)
  • NB: solo sede Arsenale, fino al 25 settembre: venerdì e sabato apertura prolungata fino alle ore 20

Padiglione

  • Esposizioni all’aperto nell’Isola della Certosa sempre visibili

 

 

INFO

La Biennale

 

Organizzazione Padiglione

  • contact@biennalenamibia

 

La 59. Esposizione Internazionale d’Arte si svolge dal 23 aprile al 27 novembre 2022 (pre-apertura 20, 21 e 22 aprile), curata da Cecilia Alemani. “Come prima donna italiana a rivestire questa posizione, mi riprometto di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società”, ha dichiarato Alemani. Cecilia Alemani è una curatrice con all’attivo numerose mostre su artisti contemporanei, responsabile e capo curatore di High Line Art, programma di arte pubblica della High Line, il parco urbano sopraelevato di New York, nonché già curatrice del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2017.