Il Padiglione del Giappone ospita alla Biennale arte 2022 è rappresentato dal collettivo di artisti dei nuovi media Dumb Type.
Dumb Type è un gruppo composto da artisti di varie estrazioni ed esperienze artistiche tra cui arti visive, video, programmazione informatica, musica e danza.
Dalla sua fondazione nel 1984, ha continuato a esplorare le possibilità della collaborazione collettiva attraverso una serie di progetti multidisciplinari che li hanno fatto conoscere sia in Giappone che all’estero.
Con una organizzazione libera, senza direzione o gerarchie, la loro attività creativa si è sviluppata in modo spesso spontaneo e con i membri partecipanti che che possono cambiare a seconda del progetto da presentare.
La loro arte multimediale va oltre le classiche forme di espressione e non si limita a generi consolidati di arte, teatro e danza.
Per la mostra al Padiglione della Biennale il gruppo si concentra sul concetto di “post-verità”, che affronta la condizione contemporanea in cui i sentimenti e le emozioni personali influenzano collettivamente l’opinione pubblica, superando i fatti.
Entrando nel Padiglione il visitatore viene colpito da testi proiettati sulle pareti prodotti da una luce al laser proiettata da specchi collocati su quattro supporti che ruotano ad alta velocità.
I testi proiettati sono tutti tratti da un libro di testo di geografia del 1850, ponendo domande semplici ma universali.
I suoni delle voci che leggono i testi vengono emessi da altoparlanti, anch’essi rotanti, che producono fasci sonori altamente direzionali che viaggiano per la stanza.
Il centro della stanza è uno spazio vuoto, un luogo che non esiste da nessuna parte, ma allo stesso tempo un luogo che potrebbe essere ovunque perché, in questo vuoto, c’è un una traboccante accesso online diretto a dati e conoscenze.