VENEZIA, 23.04 - 27.11 2022

BIENNALE ARTE 2022

IL LATTE DEI SOGNI

PADIGLIONE CANADA – 2011 ≠ 1848 – BIENNALE ARTE 2022

 

Sede

  • Giardini della Biennale e Magazzino del Sale n.5 – Dorsoduro 262

Curatore

  • Reid Shier

Commissario

  • National Gallery of Canada

Artista

  • Stan Douglas

Il Canada si è presentato alla 59^ Mostra Internazionale d’Arte alla Biennale di Venezia con una presenza particolare distribuita tra il padiglione ufficiale ai Giardini della Biennale e lo spazio espositivo del Magazzino del Sale n.5 affacciato sul canale della Giudecca a due passi da Punta della Dogana.

Figura centrale di questa presenza è Stan Douglas che rappresenta ufficialmente il Canada con i progetti di Stan Douglas: 2011 ≠ 1848 ai Giardini della Biennale e ISDN nel magazzino del sale.

Riconosciuto come uno degli artisti più acclamati del Paese e conosciuto all’estero per le sue opere multidisciplinari, film, fotografie e, più recentemente, produzioni teatrali, lavori che spesso riflettono sul potenziale evolutivo racchiuso in momenti storici cruciali.

Stan Douglas è stato invitato alla Biennale già quattro volte, nel 1990, 2001, 2005 e 2019, ma per l’edizione 59 dell’Esposizione Internazionale rappresenta per la prima volta il suo Paese a Venezia.

In mostra ai Giardini, quattro fotografie di grandi dimensioni che rivisitano le proteste e le rivolte del 2011 in quattro località diverse:

– gli assembramenti lungo la Avenue Habib Bourguiba a Tunisi il 12 gennaio 2011, all’inizio della Primavera Araba;

– i postumi della rivolta della Stanley Cup a Vancouver il 15 giugno 2011;

– gli scontri tra i giovani e la polizia nel quartiere londinese di Hackney il 9 agosto 2011, durante le rivolte londinesi;

– la repressione dei manifestanti del movimento Occupy Wall Street sul ponte di Brooklyn a New York, il 1° ottobre 2011.

Presentate come avvincenti e accurate documentazioni di situazioni reali, le fotografie ibride-documentarie di Douglas sono in realtà meticolose ricostruzioni che parlano della storia – compreso il passato più recente – come di un’entità inseparabile dalle forme mediate della sua rivisitazione.

Come suggerisce il titolo della mostra, 2011 ≠ 1848 traccia un confronto tra gli eventi del 2011 e quelli del 1848, anno in cui la sollevazione politica nel continente europeo ha visto la nascita di un’alleanza fra le classi medie e operaie nella lotta comune contro la mancanza di libertà democratiche, le restrizioni della stampa, e il continuo predominio di un’élite aristocratica.

Ciò che distingue i due momenti è che alla limitazione europea dei fatti del 1848 si contrappone la dimensione globale dei fatti del 201.

Nei Magazzini del Sale Douglas propone una videoinstallazione a due canali che esplora il concetto della musica vista come forma di resistenza culturale.

ISDN propone un resoconto romanzato dei rapper Grime e Mahraganat che si scambiano ritmi e testi, utilizzando apparecchiature rimediate nel contesto di studi di registrazione improvvisati rispettivamente a Londra e al Cairo.

 

ORARI DI APERTURA

Giardini e Arsenale

  • dal 23 aprile al 25 settembre, ore 11.00 – 19.00
  • dal 27 settembre al 27 novembre, ore 10.00 – 18.00
  • Chiuso il lunedì (tranne i lunedì 25 aprile, 30 maggio, 27 giugno, 25 luglio, 15 agosto, 5 settembre, 19 settembre, 31 ottobre, 21 novembre)
  • NB: solo sede Arsenale, fino al 25 settembre: venerdì e sabato apertura prolungata fino alle ore 20

La 59. Esposizione Internazionale d’Arte si svolge dal 23 aprile al 27 novembre 2022 (pre-apertura 20, 21 e 22 aprile), curata da Cecilia Alemani. “Come prima donna italiana a rivestire questa posizione, mi riprometto di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società”, ha dichiarato Alemani. Cecilia Alemani è una curatrice con all’attivo numerose mostre su artisti contemporanei, responsabile e capo curatore di High Line Art, programma di arte pubblica della High Line, il parco urbano sopraelevato di New York, nonché già curatrice del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2017.