A questa edizione della Biennale di Venezia il Camerun avrà un suo padiglione nazionale riconosciuto, anche se in sedi esterne rispetto ai giardini e all’arsenale.
Sarà infatti ospitato una parte al Liceo Artistico Guggenheim e un’altra a Palazzo Ca’ Bernardo Molon
Con il padiglione del Camerun si assiste al debutto degli NFT, acronimo di Non-Fungible Token, nella grande mostra veneziana, che faranno la comparsa proprio nel padiglione del paese africano.
Una nuova dimensione del mercato dell’arte con l’acquisto di opere digitali.
Infatti, comprando un NFT si entra in possesso di un certificato di proprietà registrato sulla blockchain, legato a una copia di un’opera digitale.
In pratica si acquista un file digitale esclusivo e non replicabile.
Proprio a Palazzo Ca’ Bernardo, nel quadro del padiglione camerunense, ci sarà una mostra di NFT organizzata dal collettivo Global Crypto Art DAO, che vedrà la presenza di venti artisti da diversi paesi (anche se non dal Camerun).
Il collettivo DAO, costituitosi a dicembre 2021 con diversi soggetti del sistema dell’arte tra membri della comunità NFT, artisti e professionisti, garantirà le risorse per il padiglione dato che il governo del Camerun non ha messo a disposizione risorse per il padiglione.